I pensionati titolari di prestazioni previdenziali collegate al reddito hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione reddituale all’Inps entro il 29 febbraio.
La scadenza dunque si avvicina: il sito Inps ricorda che “il termine previsto per la presentazione delle dichiarazioni relative alla campagna ordinaria 2019 (per l’anno reddito 2018) e alla campagna solleciti 2018 (per il 2017) tramite soggetto abilitato convenzionato con l’Istituto è il 29 febbraio 2020”.
Dunque, se un pensionato percepisce una certa prestazione previdenziale o assistenziale collegata al reddito, ed oltre ad avere i redditi indicati nel Modello 730 ne possiede altri, per dimostrare che il suo livello economico è comunque meritevole della prestazione di sostegno, sarà obbligato alla presentazione del Modello RED.
Cos’è il modello RED
Il modello RED è una dichiarazione, prevista dalla legge, che deve essere presentata dai pensionati che usufruiscono di alcune prestazioni, il cui diritto e misura è collegato alla situazione reddituale del cittadino.Considerato che il reddito in genere è un dato variabile nel corso degli anni, per garantire la correttezza delle prestazioni erogate l’Inps effettua la verifica annuale di tali dati: attraverso l’indicazione dei redditi posseduti, il Modello RED serve a determinare il diritto del pensionato ad usufruire di tali prestazioni e l’importo delle stesse.
Chi deve presentare il modello RED
Devono prensentare il modello RED:
- pensionati che negli anni precedenti a quello oggetto di verifica non hanno avuto altri redditi oltre a quello da pensione (propri e, se previsto, dei familiari) se la situazione reddituale è variata rispetto a quella dichiarata l’anno precedente;
- i titolari di prestazioni collegate al reddito che non comunicano integralmente all’amministrazione finanziaria tutti i redditi influenti sulle prestazioni, perché non devono essere comunicati all’Agenzia delle Entrate con la dichiarazione dei redditi (modello 730 o REDDITI PF). Per esempio il lavoro dipendente prestato all’estero, gli interessi bancari, postali, dei BOT, dei CCT e di altri titoli di Stato o i proventi di quote di investimento, soggetti a ritenuta d’acconto alla fonte a titolo d’imposta o sostitutiva dell’ IRPEF;
- coloro che sono esonerati dall’obbligo di presentazione all’Agenzia delle Entrate della dichiarazione dei redditi e in possesso di redditi ulteriori a quelli da pensione. Per esempio coloro che hanno un reddito da pensione e un reddito da abitazione principale;
- i titolari di alcune tipologie di redditi rilevanti ai fini previdenziali e che si dichiarano in maniera diversa ai fini fiscali all’Agenzia delle Entrate (modelli 730 o REDDITI PF), come per esempio, i redditi derivanti da collaborazione coordinata e continuativa o assimilati e lavoro autonomo, anche occasionale.
Chi non deve presentare il modello RED
Non devono invece presentare all’Inps la dichiarazione reddituale i pensionati residenti in Italia beneficiari delle prestazioni collegate al reddito che abbiano già dichiarato all’Agenzia delle Entrate (tramite modello 730 o REDDITI PF) integralmente tutti i redditi (propri e se previsto dei familiari) che rilevano sulle prestazioni collegate al reddito in godimento. Sarà infatti l’Istituto ad acquisire le informazioni reddituali rilevanti per le prestazioni collegate al reddito direttamente dall’Agenzia delle Entrate o da altre banche dati delle pubbliche amministrazioni.
Come fare per rispettare la scadenza
Entro il 29 febbraio va presentato il modello ai Caf, oppure si può inviare attraverso il portale dell’Inps, a cui si accede tramite Pin; telefonicamente tramite il Contact center INPS al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure allo 06 164 164 (da rete mobile); in forma cartacea tramite le strutture territoriali dell’INPS.