(Teleborsa) – Dopo il prologo europeo di sabato, la seconda giornata degli Stati generali dell’economia è approdata a un primo risultato concreto. Al termine dei lavori un Consiglio dei ministri serale a Villa Pamphilj ha, infatti, dato il via libera alla proroga della Cassa integrazione. Un decreto che permetterà a chi ha già esaurito le prime 14 settimane di cassa integrazione di richiedere subito le ulteriori 4 settimane approvate con il decreto rilancio.
I lavori sono stati aperti questa mattina da Vittorio Colao, il supermanager chiamato a elaborare le proposte per la ripartenza. Il presidente del Consiglio ha poi incontrato i sindacati, prima quelli confederali e quindi quelli autonomi, per chiudere infine la giornata con gli enti locali: Regioni, province e Comuni.
Il messaggio del Governo ai lavoratori, con un netto no ai licenziamenti, è “non vi lasciamo soli”. Ma l’attenzione del Governo è anche alle imprese. Da oggi, ha ricordato Conte, c’è “la possibilità di chiedere online contributi a fondo perduto per chi fattura fino a 5 milioni di euro. Non c’è un click day, avete 60 giorni per farlo, e avrete fino a 40mila euro di ristoro“. E per il futuro, garantisce, “non c’è una patrimoniale all’orizzonte”. Il risparmio privato – ha sottolineato il presidente del Consiglio – “è una risorsa del nostro Paese, lo stanno dimostrando le emissioni di Btp. Dobbiamo cercare di sollecitare che questo risparmio si indirizzi verso obiettivi specifici. Immaginate ad esempio la transazione energetica finanziata dal risparmio degli italiani. Il risparmio privato è una forza del nostro Paese, ma non in termini di una tassa patrimoniale ma di coinvolgimento in progetti”.
“La versione definitiva del piano del Governo – ha annunciato il Premier – contiene l’indicazione di 187 progetti specifici. Questa non è una passerella, ma un confronto su progetti specifici”.
Tra i temi affrontati nella giornata anche la questione del Mezzogiorno. “Il Governo – ha spiegato Conte – ha presentato un piano per il Sud molto articolato. Ci sono progetti infrastrutturali, che sono la premessa per cui il Sud possa crescere. Tra gli altri, c’è un progetto molto ambizioso e sfidante: una fiscalità di vantaggio diffusa per tutto il Sud per attirare imprese e investimenti e consentire al Sud di correre. E se corre il Sud corre anche il Nord e tutta l’Italia”. Parole riprese dal ministro per il Sud e per la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano. “Come ha detto oggi il Presidente Conte, il Sud arriva a questo appuntamento già con il Piano Sud 2030, che si inserisce con tutta la sua attualità nel progetto generale per l’Italia a cui stiamo dando vita. Il Sud – ha commentato Provenzano – non è solo un capitolo del nostro Recovery plan, ma il luogo in cui affrontare con maggiore determinazione alcuni nodi irrisolti dello sviluppo nazionale e sperimentare le nuove vie che si aprono in Europa. Per questo vogliamo accompagnare l’attuazione del Piano con alcune misure che possono accelerarne l’impatto sul fronte produttivo e occupazionale: una fiscalità di vantaggio per tutto il Mezzogiorno e un forte incentivo all’occupazione femminile al Sud”.