(Teleborsa) – “E’ tempo di concorsi nonostante noi come Anief riteniamo ancora che non risolvono il problema del precariato. Questi concorsi – spiega Marcello Pacifico, Presidente nazionale del sindacato della scuola – sono stati banditi, o meglio, è stato pubblicato il decreto che autorizza i bandi. Il decreto ministeriale numero 200, pubblicato dal Ministro Azzolina, autorizza quindi due bandi di concorso: un concorso ordinario per la scuola secondaria di primo e secondo grado, un concorso ordinario per la scuola primaria. Nel frattempo nella provincia autonoma di trento, la provincia autonoma ha bandito un concorso straordinario riservato invece in questo caso, al personale precario, che ha inserito nelle graduatorie d’istituto trentine, in questo triennio, sia per la secondaria sia per l’infanzia primarie”.
Qual è la differenza dei due bandi? Innanzitutto – spiega il sindacalista – che quello ordinario è su tutto il territorio nazionale. E’ aperto anche ai laureati: quindi mentre l’ultima volta, l’ultimo bando del concorso era riservato solo al personale abilitato, finalmente i laureati possono partecipare a questo concorso ordinario. Però se in possesso dei 24 cfu. Quindi – sottolinea Pacifico – bisogna andare a vedere poi casi per casi, perché Anief si è mostrato disponibile ad avviare un contenzioso per coloro che hanno fatto domanda di conseguire questi titoli, ma per via della pandemia e quindi anche degli atenei, non sono riusciti a poter sostenere l’esame.
La stessa cosa per il sostegno. “C’è un concorso anche su molti posti di sostegno: noi riteniamo che chiunque abbia presentato la domanda per partecipare al TFA, quinto ciclo, l’ultimo quinto ciclo, proprio perché le procedure di selezione sono sospese, non è colpa sua se non conseguirà in tempo e quindi possa avere anche la possibilità di partecipare a questo concorso, con riserbo ovviamente se supera le prove di accesso e tutto il corso, di conseguire il titolo e quindi di scogliere la riserva se riesce a vincere il concorso. Quindi – fa sapere Pacifico – ci sono dei contenziosi che Anief attiverà per queste categorie di esclusi.
Poi ci sono altre criticità nel bando di concorso, a partire dalla prova preselettiva, sulla non corrispondenza tra quando si attiverà il numero degli ammessi come sulle prove scritte. Anche, infine, sulla mutazione della tabella dei titoli. Quindi al di là delle opportunità, secondo Anief, ci sono dei rischi di legittimità, mentre per quanto riguarda le graduatorie ai concorsi i trentini, è il modello che avevamo chiesto di attivare in tutta Italia. Cioè a Trento si sta facendo un concorso per titoli, per aiutare a tempo indeterminato i precari- E’ quello che noi abbiamo chiesto con l’emendamento al decreto scuola: è oggetto di dibattito all’interno della maggioranza. Dovremmo riaprire la graduatoria di istituto provinciale, come ci siamo detti, e utilizzarli per i ruoli e, questo, sarebbe semplicissimo, senza bisogno di fare un concorso per titoli. Però vediamo se la politica per una volta si assumerà la responsabilità di risolvere il problema del precariato.
Nel frattempo, le domande potrebbero partire per il concorso ordinario, nel mese di luglio, mentre per il concorso a Trento sono in corso d’opera. Si devono depositare entro il mese di maggio. Infine per il concorso straordinario che avverrà sempre per il personale docente, con tre anni in questo caso di servizio e, con una prova comunque selettiva, legata a dei quesiti da rispondere in 80 minuti, e anche per conseguire l’abilitazione, quindi un ulteriore concorso per conseguire l’abilitazione, questi avverranno nel mese di giugno, e quindi bisogna stare attenti ora i bandi quando escono. Anief – fa sapere Pacifico – offrirà un servizio di consulenza a distanza telematica, ma anche in videconferenza per chiunque ha bisogno. In più sarà organizzato un webinar, il 28 prossimo, in collaborazione con Eurosofia che spiegherà quali sono i criteri di accesso, i programmi, i titoli e quali sono gli elenchi dei candidati ammessi. Quindi – conclude Pacifico – è molto importante comunque tenersi informati e seguire anche le iniziative sindacali dell’Anief.