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La scuola riapre a settembre, Anief commenta il documento del comitato tecnico scientifico

(Teleborsa) – Il Comitato Tecnico Scientifico ha dato le prime indicazioni su come far ripartire la scuola a settembre tra mascherine dai 6 anni in su, entrate a doppio turno e distanza di un metro tra gli alunni. Tuttavia, il sindacato Anief ribadisce al governo la necessità di rivedere gli organici.

“Non è possibile mantenere un metodo di distanza tra un alunno e l’altro con queste classi”, afferma il Presidente del sindacato Marcello Pacifico in una intervista rilasciata a Teleborsa, aggiungendo “bisogna assolutamente intervenire nel rapporto alunni-insegnanti, con un maggior numero di insegnanti da assumere perché le classi si devono sdoppiare, e poi c’è il problema del personale ATA, che non può adempiere a quanto prescritto dal Cts, perché non è abilitato a mansioni specifiche o mansioni particolari come quelle della sanificazione“.

“Tutto questo presuppone anche un passaggio contrattuale: c’è bisogno di un contratto ponte anche per disciplinare queste cose e per disciplinare lo smart working. Bisogna ricordare che il Decreto Rilancio dispone che si devono collocare i lavoratori con figli fino a 14 anni in smart working fino al 31 dicembre 2020, quindi significa che non è più una fase emergenziale, ma il lavoro agile sta diventando in molte Pubbliche Amministrazioni ed anche nella scuola una delle forme da disciplinare“.

In ogni caso – aggiunge Pacifico – Anief continua a dire no alla Didattica a distanza: noi riteniamo che a settembre si debba tornare tutti in presenza, con sicurezza, con organici diversi, senza classi pollaio e con tutte quelle misure necessarie a far ripartire l’anno scolastico bene”.

Per fare questo ci vogliono 7-8 miliardi e quindi il miliardo e mezzo stanziato nel Decreto Rilancio è solo una prima goccia”, conclude Pacifico, auspicando ulteriori interventi.


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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