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Intesa annuncia risultati in crescita. Messina: “Con UBI diventiamo seconda banca in UE”

(Teleborsa) – Il Gruppo chiude il primo semestre con risultati in crescita ed un utile netto pari a 2.566 milioni di euro. Si tratta del risultato migliore dal 2008 e rappresenta l’86% dell’utile minimo atteso per tutto il 2020 di 3 miliardi.

L’aggregazione con porterà benefici al Gruppo, che può prospettare un utile 2021 di 3,5 miliardi ad integrazione conclusa. Si prevede di chiudere l’operazione nel primo semestre del 2021, dopodiché sarà predisposto un nuovo Piano strategico.

“Sono particolarmente soddisfatto dei risultati, uno straordinario risultato in una fase complicata, frutto di tutte le persone che lavorano in Intesa”, ha commentato l’Ad del Gruppo, Carlo Messina durante la conference call.

L’integrazione con UBI ha occupato gran parte della conference. “La mia priorità da oggi è lavorare sulla motivazione dei dipendenti UBI, farli sentire parte di un contesto”, ha precisato Messina, aggiungendo “allo stesso modo mi occuperò, assieme ai colleghi di , che le persone di UBI integrate con la cessione delle filiali possano essere valorizzate”.

“Siamo il secondo Gruppo in Eurozona per capitalizzazione, avendo superato ed avvicinando per valore la prima banca che è “, ha spiegato il Ceo di Intesa, sottolineando che “l’operazione rafforza l’Italia e rafforza il nostro Gruppo” e va nella direzione del la stessa BCE auspicava.

A proposito di future aggregazioni, Messina ha detto che i prossimi mesi saranno concentrati sull’integrazione e sono escluse nel breve nuove acquisizioni. In generale, si è detto scettico sulla possibilità che nel breve possano essere realizzare operazioni cross-borde in UE, non lo consente la fase di mercato e le necessarie sinergie di costo che sottostanno a questo genere di operazioni.

Il numero uno della banca ha anche confermato la sua preferenza per Gaetano Micciché in sostituzione di Victor Massiah alla guida di UBI, ma ha precisato che la designazione spetta al Consiglio della Banca. “L’identikit della persona che dovrà prendere le redini di UBI – ha detto – corrisponde a Gaetano Micchiché, un uomo di cui mi fido, una figura di prestigio, che sia in grado di gestire situazioni complesse”. L’ultima parola al CdA di UBI che si riunirà il 6 agosto.

A proposito del rischio che le moratorie possano tradursi in un aumento degli NPL, il Ceo di intesa non ha escluso questa possibilità, sottolineando che questa è una valutazione che devere essere attentamente effettuata dal Govarno, magari estendendo le moratorie ad almeno un anno.


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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