(Teleborsa) – È stato “chiuso” l’accordo sul testo del decreto agosto: il provvedimento sarà “domani in Consiglio dei ministri“. Lo annuncia il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri uscendo da Palazzo Chigi al termine del vertice di governo.
In dettaglio, il blocco ai licenziamenti slitterebbe al 15 novembre, un mese in più rispetto alla data contenuta nella bozza, con alcune limitazioni.
Le aziende non potranno licenziare prima della scadenza delle 18 settimane di Cig o sgravi contributivi aggiuntivi, a decorrere dal 13 luglio, a prescindere dalla volontà dell’azienda di usare le settimane di cassa disponibili.
Il senso della norma, spiegano fonti di maggioranza, è che se l’azienda non ha la necessità di ricorrere alla Cig significa che non deve neanche licenziare i lavoratori. Secondo quanto si apprende, verrebbero previste ulteriori 18 settimane di Cig dal 13 luglio, le prime 9 settimane aggiuntive di Cig Covid-19 gratis per tutti, poi altre 9 settimane che sono gratuite per chi ha avuto un calo di fatturato.
Per gli altri le seconde 9 settimane di cig diventano onerose e vengono fissati due scaglioni di contribuzione per le imprese. In ogni caso chi non ricorre alla cig ottiene una decontribuzione pari al doppio della cig fermo restando il divieto di licenziare.