(Teleborsa) – Servono garanzie più forti e almeno 500 miliardi di euro di risorse. È il giudizio da Paolo Capone, segretario generale di UGL, alla luce delle misure approvate dal Governo del Decreto Cura Italia che ha evidenziato anche il ritardo di tali provvedimenti: “potevano tranquillamente essere messe in campo quando l’UGL le aveva proposte il 26 febbraio. Un intervento pianificato in tempo utile avrebbe rassicurato le imprese, che a loro volta avrebbero potuto programmare prima ciò che si poteva fermare e ciò che bisognava continuare a produrre”, ma avrebbe anche aiutato maggiormente famiglie e lavoratori e rassicurato i mercati.
Capone duro, infine, anche sui fondi stanziati: “Servono molte più risorse rispetto a quelle appena stanziate dal Governo. Mi riferisco a quanto la Germania ha previsto per sostenere le imprese e i cittadini. Servono delle garanzie più forti, almeno 500 miliardi, e una revisione normativa che agevoli il ricorso al credito”.