(Teleborsa) – La decisione assunta oggi dalla Corte costituzionale tedesca sui Piani di Quantative Easing della BCE, giudicati costituzionali con rilievi, limiterà il margine di azione della BCE nell’acquistare titoli di Stato dei Paesi a più alto debito, a svantaggio dell”Italia.
A dirlo è Clemens Fuest, Presidente dell’IFO Institute, organismo di ricerca ed analisi economica della Germania, commentando la sentenza annunciata oggi dalla Corte, su ricorso presentato da alcuni economisti teutonici.
“In linea di principio, solo la Bundesbank sarebbe vincolata da questi requisiti, non la BCE, in pratica è quasi impossibile che i futuri acquisti di obbligazioni avvengano senza la partecipazione della Bundesbank “, ha spiegato Fuest.
Il Presidente dell’IFO ritiene quindi che, di fatto, questa sentenza “limiterà gli acquisti di titoli di stato italiani” e “aumenterà le pressioni” sui governi dell’Eurozona per ricorrere alla leva fiscale “piuttosto che affidarsi alla BCE”.