(Teleborsa) – Il Coronavirus avrà un impatto molto negativo sull’economia italiana tanto da spingerla, nel 2020, in recessione. Questa la previsione fatta dal gruppo finanziario giapponese Nomura nel suo Rapporto sull’impatto del Covid-19 a livello globale. Negli scenari illustrati da Nomura il Pil del nostro Paese scivolerebbe a -0,1% nel caso meno grave e fino a -0,9% in quello peggiore.
Il rapporto di Nomura che prevede l’Italia in recessione nel 2020 anche a causa del Coronavirus “è uno scenario estremo, e una delle ipotesi. Nessuno dei grandi previsori prevede l’Italia in recessione” ha commentato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Per il Ministro si tratta, infatti, solo di una opzione “in caso di recrudescenza del virus”. “C’è molta prudenza nel definire le stime che sono ancora premature,è possibile che ci sia un impatto ma occorre prudenza”, ha aggiunto Gualtieri.
SCENARIO BASE — Lo scenario di base relativo alla zona euro – spiega il rapporto – presuppone che le misure di blocco della Cina durino solo fino alla fine mese e che le infezioni da COVID-19 saranno principalmente confinate in Cina. In questo caso Nomura prevede solo un “modesto” impatto sull’economia dell’area che vede la Germania tra i Paesi più colpiti nelle esportazioni e nella catena di approvvigionamento. Il calo della spesa turistica dovrebbe invece avere un impatto negativo sulla crescita soprattutto in Italia. L’Italia – evidenzia il Report – è, infatti, “vulnerabile a un improvviso stop dei flussi turistici dalla Cina”. “Prove aneddotiche sull’Italia – spiega il Rapporto – suggeriscono che il paese ha già sperimentato migliaia di cancellazioni negli ultimi giorni. Prenotazioni sono in calo in destinazioni turistiche come la Toscana e Venezia, mentre Milano, secondo il sindaco, sta perdendo 4 milioni di euro al giorno in vendite mancate e prenotazioni cancellate”. “Considerato il basso tasso di crescita da cui l’Italia parte quest’anno – si legge nello studio – ci aspettiamo che il Paese entri in recessione nel 2020, con un Pil in calo dello 0,1% nell’anno (molto al di sotto dello 0,6% previsto dal governo)”.
SCENARIO NEGATIVO – In questo contesto Nomura ha rivisto al ribasso dello 0,3% il Pil per il primo trimestre di Germania e Francia, dello 0,2% dell’Italia e dello 0,1% della Spagna. Nello scenario negativo, in cui misure di blocco proseguono fino alla fine di aprile, l’economia dell’area euro soffrirà del rallentamento più prolungato e più acuto dell’economia cinese con un ulteriore indebolimento del commercio e ulteriori interruzioni delle catene di approvvigionamento. “In questo scenario vediamo Germania e Italia come i paesi più esposti, con Francia e Spagna che soffrono di meno” scrive Nomura.
SCENARIO GRAVE – Nello scenario più grave le misure di blocco della Cina proseguono invece per l’intero semestre 2020. Se l’infezione dovesse diventare pandemia, la paura probabilmente aumenterebbe drammaticamente in Europa e l’attività in tutti i settori della vita economica ne risentirebbe in modo significativo. Sia la Germania che l’Italia cadrebbero in questo caso in recessione nel 2020 e non sarebbe escluso un ulteriore allentamento della politica monetaria, compresi tassi di interesse più bassi e, probabilmente, passi avanti nel programma di acquisto da parte della Bce. In questo caso il Pil del nostro Paese precipiterebbe al -0,9%.