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Coronavirus, nel mondo superati 12 milioni di contagi. “Effetto Trump” a Tulsa

(Teleborsa) – Se il virus in casa nostra sembra averci dato una parziale tregua anche se è vietato abbassare la guardia, nel resto del mondo la pandemia raggiunge il picco più alto, con numeri record specie negli Stati Uniti dove nelle ultime 24 ore si sono registrati oltre 55mila nuovi contagi.

Cresce, intanto, l’allarme nella contea di Tulsa, la città del’Oklahoma dove lo scorso 20 giugno si è tenuto il comizio di Donald Trump. Le autorità sanitarie locali hanno registrato 206 nuovi casi lo scorso martedì e 261 il giorno precedente, cifre mai così alte finora. Il direttore del dipartimento della Salute di Tulsa non ha mai fatto esplicito riferimento al comizio del presidente americano, ma ha comunque spiegato: “Sappiamo che ci sono stati diversi grandi eventi poco più di due settimane fa. Basta fare due più due”.

Non accenna ancora a scendere la curva del coronavirus nemmeno in Brasile, dove da ultimo è rimasto contagiato anche il presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro: il gigante sudamericano ha registrato ulteriori 1.223 decessi e 44.571 contagi nelle ultime 24 ore, secondo i dati aggiornati dal Consiglio nazionale dei segretari sanitari (Conass) e dal ministero della Sanità.

Bolsonaro, intanto, dice di sentirsi “molto bene”, solo con la febbre a 38, grazie alla idrossiclorochina, con cui sta curando il covid a cui martedì è risultato positivo. “Vivrò molto tempo“, ha affermato, rivolgendosi a tutti coloro che hanno messo in discussione il suo negazionismo sul pericolo dell’epidemia e sulla necessità di misure di distanziamento sociale. Il Governo ha detto, “ha salvato vite umane e posti di lavoro senza provocare panico che, come il virus, provoca depressione e morte”.


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