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Banche sempre più generose, 2020 da record

Il 2019 è stato un anno da incorniciare per la Borsa italiana. L’indice Ftse Mib ha fatto registrare una crescita del 30% circa rispetto ai valori di fine 2018, passando da 18mila punti a oltre 23mila punti. Una crescita esponenziale che fa felici gli azionisti non solo per l’aumento del valore del loro “portafogli” azionario, ma anche per le cedole che (molto probabilmente) verranno staccate nelle prossime settimane.

Perché le banche sono più generose

A differenza di quanto accade al di là dell’oceano, infatti, le aziende italiane quotate in borsa sono poco “avvezze” alla pratica del buyback (ossia, utilizzare i profitti annuali per il riacquisto di quote proprie), mentre sono più portate a “premiare” gli azionisti distribuendo un dividendo di entità variabile.

E, rispetto agli altri mercati europei e non, la Borsa Italiana è tra le più generose, con rendimenti medi del 4%. Questo, almeno, è quanto emerge dall’analisi effettuata da Intermonte, che individua nel nostro mercato azionario uno dei migliori al mondo sotto questo punto di vista.

Le banche che vanno meglio

Il merito, si legge tra le righe del report, è in gran parte da attribuire agli istituti di credito e alle multiutility, che nel corso del 2019 hanno fatto segnare performance al di sopra della media (già elevata) del mercato italiano. Nei grafici allegati alla ricerca effettuata dalla banca di investimenti emerge come i rendimenti garantiti dalle varie Intesa Sanpaolo, UniCredit e Mediobanca (tanto per citare tre dei maggiori istituti di credito del nostro Paese) sono superiori al 5%. Allo stesso tempo, anche le multiutility come Hera garantiscono dividendi ad alto rendimento.

A livello percentuale, il rendimento migliore secondo Intermonte dovrebbe essere garantito da Intesa Sanpaolo (7,7%), seguita da UBI Banca (7%) ed ENI (6,3%). Nella top 10 del rendimento percentuale troviamo anche Atlantia (6,1%), Generali (5,4%), Azimut e Snam (entrambe 5,3%), Mediobanca (5,2%), Enel (5,1%), Banca Generali (4,9%) e Poste Italiane (4,8%). Se dal rendimento percentuale passiamo a quello del valore assoluta, la classifica cambia in maniera profonda. In questo caso, infatti, i rendimenti migliori sono assicurati dai titoli dal valore nominale superiore.

La cedola più corposa dovrebbe essere quella di Banca Generali (1,45 euro per azione), seguita da Atlantia (1,30 euro per azione) e Ferrari (1,22 euro per azione). Nella graduatoria troviamo altre tre società quotate che dovrebbero garantire un dividendo superiore alla soglia di 1 euro per azione. Si tratta di Azimut, Recordati e Generali.


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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