(Teleborsa) – “Oltre 2 miliardi di persone non hanno accesso regolare a sufficiente cibo sano e nutriente. Negli ultimi 75 anni il mondo ha fatto grandi passi in avanti nella lotta contro la povertà, la fame e la malnutrizione e anche la produttività agricola e i sistemi alimentari hanno fatto molta strada. Ciononostante troppe persone sono ancora vulnerabili”. Questo l’allarme lanciato dalla Fao in occasione del “World Food Day 2020”. In tale scenario, aggravato ora dalla pandemia Covid-19 che minaccia di invertire importanti traguardi raggiunti nell’ambito della sicurezza alimentare, della nutrizione e dei mezzi di sussistenza, il tema della Giornata dell’alimentazione di quest’anno “Coltivare, nutrire, preservare. Insieme” sta ad evidenziare la stretta interconnessione tra produzione alimentare, nutrizione e salute.
“I paradossi dell’accesso al cibo sono evidenti. Da un lato 690 milioni di individui sulla Terra che ancora oggi soffrono la fame e 2 miliardi malnutriti, dall’altro una persona su 8 nella nostra civiltà occidentale soffre di obesità o di malattie connesse alla cattiva o eccessiva alimentazione” rileva Confagricoltura. Per l’Organizzazione agricola l’obiettivo non deve essere solo quello di dare accesso al cibo a tutti (Fame Zero), ma “permettere a tutti di fruire di un’agricoltura produttiva e non di sussistenza” attraverso “uno sforzo collegiale dei governi per superare le tensioni e le guerre, anche commerciali”.
Una sfida resa più difficile dall’emergenza coronavirus. Coldiretti sottolinea, infatti, l’impatto del balzo dei prezzi mondiali dei prodotti alimentari che hanno raggiunto il valore massimo da inizio pandemia per effetto di quattro rincari mensili consecutivi che riducono le possibilità di acquisto e fanno sprofondare nella fame nuove fasce della popolazione. Da un’analisi di Coldiretti sulla base dei dati Fao – pubblicata in occasione di questa Giornata – emerge, infatti, un rincaro del 5% del prezzo del cibo nel mondo a settembre 2020 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La “bolletta alimentare globale” ha raggiunto il valore record degli ultimi sette mesi per effetto soprattutto – spiega Coldiretti – dei prezzi dei cereali come grano e mais che hanno fatto segnare aumenti del 13,6% nell’ultimo anno. Anche le quotazioni internazionali del mais rincarano ma sotto pressione al rialzo sono anche i prezzi mondiali del burro e dei formaggi e anche le quotazioni della carne di pollo.