(Teleborsa) – Non solo rischi per la salute. Con il passare dei giorni, il Coronavirus rischia di mettere in crisi il settore turistico italiano e il suo indotto, commercio in primis. A lanciare l’allarme CNA Turismo, che ha condotto una indagine tra le agenzie di viaggio associate all’Aiav, organizzazione aderente alla Confederazione.
Di sicuro, da quando si è diffuso il panico da Coronavirus le agenzie di viaggio stanno ricevendo disdette delle prenotazioni per viaggi individuali e di gruppo in misura senz’altro più rimarchevole degli annullamenti fisiologici. Con gli italiani diretti all’estero più timorosi del Coronavirus di quanto lo siano gli stranieri diretti in Italia. Un effetto dell’allarmismo che, spiegano gli operatori, per ora starebbe provocando i danni maggiori.
Nel dettaglio, le disdette di prenotazione da parte di viaggiatori individuali con meta il nostro Paese ammontano al 4% degli arrivi entro il 28 febbraio e al 3% entro il 30 marzo; stabile l’andamento del prenotato entro il 30 giugno. Più contenuto il risultato negativo dei viaggi di gruppo, che registrano il -2% per gli arrivi entro il 30 marzo e la stabilita’ entro il 30 marzo e oltre. Si impennano invece le disdette per i gruppi scolastici: costituiscono l’8% del prenotato con arrivi entro il 28 febbraio, il 7% entro il 30 marzo e l’1% entro il 30 giugno.