(Teleborsa) – Primo round messo a segno da Amazon che ottiene da un giudice federale lo stop (anche se temporaneo) della commessa da 10 miliardi di dollari per il servizio di iCloud del Pentagono affidata a Microsoft
Il colosso, guidato da Jeff Bezos, si era rivolto al tribunale dopo che la Casa Bianca aveva dato all’azienda di Bill Gates la realizzazione della nuova infrastruttura telematica della Difesa, definito con la sigla Jedi (Joint Enterprise Defense Infrastructure): nel corso dell’asta per il mega contratto infatti, Amazon era stata indicata come la prima opzione anche per il suo passato al fianco delle forze armate statunitensi.
Lo scorso 26 ottobre era invece arrivata a sorpresa l’assegnazione a Microsoft: secondo i legali del colosso dell’e-commerce ,la decisione sarebbe politica perché dettata dall’antipatia di Donald Trump nei confronti di Bezos che, tra l’altro, è proprietario del Washington Post, tra i media più critici e più criticati dalla Casa Bianca.
Da qui la scelta di Aws, la controllata di Amazon nel cloud, di rivolgersi a un tribunale che, al momento, ha dato ragione ad Amazon, programmando la prossima udienza entro il 27 febbraio.
Anche se lo stop è momentaneo, Amazon sembra determinata ad andare avanti per assicurare che “non ci siano interferenze politiche”, come hanno chiarito i legali: il colosso sarebbe pronto a chiamare a testimoniare lo stesso Trump, insieme al segretario alla Difesa Mark Esper e il suo predecessore James Mattis.