(Teleborsa) – chiude un primo semestre 2020 decisamente positivo, evidenziando una certa resilienza anche nel secondo trimestre dell’anno, in cui la banca guidata da Victor Massiah ha riportato un utile quasi stabile per 90,7 milioni di euro, nonostante il lockdown.
Nel primo semestre, UBI ha archiviato un utile netto di 184,3 milioni, in crescita del 38,1% rispetto all’analogo periodo del 2019, nonostante la crisi scaturita con la pandemia di Covid-19. UN risultato che sconta rettifiche di valore nette per deterioramento crediti
verso la clientela per 336,4 milioni di euro, rispetto ai 391,6 milioni del pèari periodo del 2019.
L’utile al netto delle poste non ricorrenti (inclusi gli effetti del lockdown) è pari a 176,1 milioni, sostanzialmente stabile rispetto ai 185,8 milioni del 2019.
I proventi operativi si attestano a 1.795,6 milioni, con un calo contenuto dell’1,8% rispetto al primo semestre del 2019. Il margine d’interesse si è portato a 803,4 milioni (-9,3%). Al netto degli effetti dell’IFRS9, il margine d’interesse riduce la flessione al 5,3%. Sostenuto l’andamento delle commissioni nette a 823,7 milioni (+1,3%). Il risultato della finanza ha totalizzato +95,2 milioni, in crescita rispetto ai +55,1 milioni del 2019.
La banca ha continuato a fornire il suo supporto all’economia nel secondo trimestre dell’anno, con erogazioni in accelerazione a 5,5 miliardi, perlopiù da finanziamenti a lungo termine, rispetto ai 3,9 milioni del 1° trimestre (+42%). La raccolta indiretta sale a 98,7 miliardi rispetto ai 92,2 del 31 marzo 2020 (+7%). I conti correnti affluiti alla Banca raggiungono i 70,7 miliardi dai 68 miliardi circa del trimesre precedente.
Resta elevata la solidità finanziaria di UBI Banca, con un CET 1 ratio che si attesta al 13,41% fully loaded (scontando pro quota un’ipotesi di dividendo pari a 0,20 euro per azione per l’esercizio 2020) rispetto al 12,86% del 31 marzo 2020. Il Total Capital Ratio del Gruppo ammonta al 17,84% fully loaded (era il 17,05% a fine marzo).
Quanto alla prevedibile evoluzione della gestione nel secondo semestre, UBI ricorda che “sarà influenzata dalle operazioni di
carattere straordinario che ISP porrà in essere a seguito dell’esito positivo dell’OPAS”. Non considerano questa operazione e la conseguente cessione di sportelli a BPER, la banca attende una buona tenuta dei ricavi “core” (margine di interesse e commissioni nette) e il proseguire dell’attento controllo dei costi. Di qui, la previsione di un utile netto positivo in grado di supportare dividendi in linea con le previsioni del Piano industriale 2022 Aggiornato