(Teleborsa) – “Questa non sarà una estate come le altre ma si spera che sia l’unica”. A dirlo il Commissario europeo al mercato interno, Thierry Breton che ha fatto eco alle parole pronunciate poco prima dalla Vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, nella conferenza stampa di presentazione del pacchetto di provvedimenti approvato dall’esecutivo comunitario sul turismo. La crisi pandemica da Covid-19 non è superata e bisognerà comportarsi di conseguenza: “non dovranno esserci assembramenti”, dice a chiare lettere sottolineando che se si viaggia per cercare la folla “questa sarà una estate difficile”.
Pubblicato, dunque, oggi dalla Commissione Europea l’atteso “pacchetto turismo e trasporti” che contiene una serie di orientamenti e raccomandazioni per aiutare gli Stati membri che stanno rimuovendo gradualmente le restrizioni di viaggio per consentire alle imprese turistiche di riaprire, dopo mesi di lockdown a causa della pandemia, nel rispetto delle precauzioni sanitarie necessarie. Come ha spiegato Vestager, “non prescrivono esattamente ciò che i Governi dovrebbero fare, ma puntano a “coordinarne gli sforzi perchè viaggiatori e turisti si sentano sicuri”.
Parte del pacchetto turismo e trasporti: una strategia globale per la ripresa nel 2020 e oltre; un approccio comune per ripristinare la libera circolazione e abolire le restrizioni alle frontiere interne dell’Ue in modo graduale e coordinato;un quadro per sostenere il ripristino graduale dei trasporti garantendo nel contempo la sicurezza dei passeggeri e del personale; una raccomandazione che mira a rendere i voucher di viaggio un’alternativa interessante al rimborso in contanti per i consumatori; criteri per il ripristino delle attività turistiche in modo sicuro e graduale, e per sviluppare protocolli sanitari per le strutture ricettive come gli hotel.
Secondo la Commissione, poi, gli Stati membri dovrebbe agire sulla base di tre criteri: quello epidemiologico, con particolare attenzione alle aree in cui la situazione sta migliorando, in base la mappa regionale sviluppata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc); la capacità di applicare misure di contenimento durante l’intero viaggio, anche ai valichi di frontiera, con garanzie e misure aggiuntive dove il distanziamento fisico può essere difficile da garantire; considerazioni economiche e sociali, che diano inizialmente priorità ai movimenti transfrontalieri in settori chiave di attività, ma che includano anche ragioni personali.