(Teleborsa) – L’Inps “ha raccolto oltre 5 milioni di domande per circa 9,5 milioni di beneficiari” per le prestazioni legate all’emergenza coronavirus stabilite nel dl Cura Italia.
Sono i numeri che ha fornito il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, in audizione presso la commissione Lavoro della Camera sui problemi di funzionamento del sito dell’Istituto in particolare il primo aprile, giorno d’inizio per l’invio delle richieste del bonus da parte degli autonomi.
Tridico si è poi scusato per il disservizio del sito, andato in tilt per diverse ore. “Mi preme sottolineare il grande sforzo e la generosità con cui l’Istituto ha affrontato” la situazione. “Dopo il disservizio del primo aprile, di cui chiedo scusa a tutti gli utenti e al parlamento, nei giorni seguenti l’Istituto ha raccolto le domande” senza problemi “e ha risposto con impegno pagando dal 15 aprile” il bonus da 600 euro per gli autonomi.
Il presidente dell’Inps ha ricordato che quel giorno si erano registrati “attacchi informatici“, insieme a “un afflusso enorme di utenti” e ha sottolineato che solo in quel giorno l’istituto “ha raccolto 473 mila domande”.
Per quanto riguarda la cassa integrazione, Tridico ha ribadito “l’impegno a rispettare la data della fine di aprile per pagare anche la cig“.