(Teleborsa) – Ad aprile per il bonus gli autonomi non dovranno ripresentare la domanda all’INPS. Lo ha confermato il Presidente dell’Istituto previdenziale, Pasquale Tridico, intervenuto questa mattina a Mi Manda Rai 3: “non faremo ripresentare la domanda, salvo sbagli, accrediteremo di nuovo”.
Tridico ha poi spiegato che le difficoltà incontrate dall’INPS nella fase di raccolta delle domande per il bonus ad autonomi e professionisti sono state dovute al poco tempo avuto per lanciare la procedura: “solitamente le procedure nuove vengono testate in due mesi prima di avviarle, noi il bonus l’abbiamo fatto in 2 settimane”. E sull’aumento del bonus da 600 a 800, invece, il Presidente INPS si defila: la decisione “è una delle ipotesi, so che se ne sta parlando”, la decisione – ha dichiarato Tridico – “spetta al Governo”.
Tridico ha spiegato che su 4,4 milioni di richiedenti, sono circa 3,5 milioni gli autonomi e professionisti che si sono già visti versare dall’INPS il bonus di 600 euro, mentre un altro milione e mezzo di richiedenti sono in “stand by” per via di errori nella presentazione della domanda, non corrispondenza di dati o possibili tentativi di frode. Per le domande in sospeso Tridico indica che circa 150mila sono per Iban sbagliato e altri 200mila a causa di un’errata dichiarazione di categoria dell’utente: “Abbiamo messo questi casi in stand by e stiamo cercando di trattarli uno per uno”.
Un’ultima battuta Tridico l’ha riservata anche sulla Cassa integrazione: “La Cig è uno strumento del novecento laddove il bonus lo abbiamo fatto oggi. La Cig prevede 4 passaggi – spiega Pasquale Tridico – il bonus prevede solo domanda e pagamento”. “Ma la Cig – ha rilevato Tridico – è uno strumento a cui è molto affezionato il sindacato, tipico del nostro ordinamento, una procedura macchinosa”.