(Teleborsa) – Due nuovi treni “Pop” di Trenitalia in servizio da domani lunedì 25 maggio sulla ferrovia Pontremolese, storica linea inaugurata nel 1894 che in 120 Km congiunge Parma con la dorsale Tirrenica nei pressi di La Spezia, superando il valico appenninico della Cisa. Linea ferroviaria più volte parzialmente ammodernata nel corso degli anni, anche recenti, e che subì gravi danni nel corso della seconda Guerra Mondiale. Venne elettrificata nel 1931, inizialmente col sistema a corrente alternata trifase 3600 V e 16,67 Hz e poi trasformata nel 1949 ad alimentazione in corrente continua a 3000 V. La denominazione della linea, che attraversa zone dell’Emilia-Romagna, Toscana e Liguria, deriva dalla cittadina di Pontremoli, provincia Massa-Carrara, uno dei principali centri abitati che raggiunge.
I due nuovi Pop, costruiti da Alstom nelle Officine di Savigliano, in provincia di Cuneo, sono convogli di nuova generazione, più confortevoli e veloci, che sostituiscono vecchi mezzi attualmente in circolazione. Allestiti per garantire appositamente il “distanziamento sociale” quale misura anti coronavirus, effettueranno complessivamente 8 corse al giorno, quattro nella tratta tra Parma e La Spezia e altrettante tra Parma e Borgotaro.
Per l’aggiornamento della linea Pontremolese, sono inoltre in arrivo 92 milioni di euro, appena sbloccati con il Decreto rilancio. Si tratta di lavori di potenziamento, che prevedono il raddoppio fra Parma e Vicofertile oltre a interventi sull’impianto di Parma, già programmati da tempo da Regione Emilia-Romagna e Rete ferroviaria italiana (Gruppo FS Italiane).
“L’entrata in servizio di treni più moderni e lo sblocco dei 92 milioni di euro con il Decreto Rilancio – afferma l’Assessore regionale alla Mobilità, Andrea Corsini – sono due ottime notizie che permetteranno di fare un salto di qualità su questa linea soprattutto in termini di sicurezza. Con i due nuovi treni Pop in circolazione, arriviamo a mettere sui binari 64 nuovi convogli, sugli 86 totali previsti, grazie alla Gara del ferro voluta dalla Regione per rinnovare completamente la flotta ferroviaria, nonostante un fermo temporaneo delle aziende costruttrici per l’emergenza Covid-19 che ha rallentato la produzione. E’ un altro importante passo avanti per dotarci di una flotta tra le più moderne in Europa”.
“Inoltre, dall’inizio della Fase 2 – spiega ancora l’Assessore – ci siamo impegnati per normalizzare il servizio sul traporto pubblico locale. È di qualche giorno infatti fa la conferma dei rimborsi in arrivo per gli abbonati. Ora il prossimo obiettivo è arrivare entro giugno all’85% delle corse in servizio garantendo il massimo della sicurezza a viaggiatori e operatori”.
Nella Regione Emilia-Romagna, dall’inizio della Fase 2 ad oggi, è garantito il 70% del servizio precedente al lockdown, nel rispetto delle misure di prevenzione del Coronavirus – controlli, sanificazione dei mezzi, distanziamento sociale – per la sicurezza di passeggeri e operatori. Già a giugno si conta di raggiungere un traguardo medio sul territorio dell’85% di ripristino delle corse, con interventi di rimodulazione del servizio a seconda del numero dei passeggeri e dei carichi delle diverse linee.
Per quanto riguarda il potenziamento della linea Pontremolese, con i 92 milioni di euro sbloccati dal Governo, sarà possibile accelerare l’iter per i lavori, un intervento già in fase di programmazione da parte di Regione Emilia-Romagna e Rete Ferroviaria Italiana. Costo complessivo 247 milioni di euro.
Le risorse del Decreto Rilancio infatti si sommano ai 96 milioni di euro già previsti dal contratto di Programma RFI per il 2020, dei quali 12 milioni già spesi per le progettazioni a suo tempo sviluppate, e anticipano, in parte, quelle previste per gli anni successivi. Il completamento della copertura finanziaria del progetto potrà essere assicurato con i prossimi aggiornamenti del Contratto di programma, coerentemente con le risorse che saranno rese disponibili dalla finanza pubblica e con lo sviluppo delle attività del progetto. A breve sarà sottoscritto un nuovo Protocollo di intesa Regione-RFI-Ministero Infrastrutture e Trasporti per l’attuazione degli interventi.