(Teleborsa) – Successo a metà per Putin che puntava a far siglare la tregua libica a Mosca. Nella serata di ieri,infatti, era arrivata la firma di uno solo dei due “avversari”, con il sì di Fayez al-Serraj mentre Khalifa Haftar ha deciso di lasciare la Russia senza firmare l’accordo di cessate il fuoco con il Governo di accordo nazionale (GNA).
Il Generale “ha accolto positivamente” l’intesa “ma prima di firmare gli servono due giorni per discutere il documento con i leader delle tribù che sostengono l’esercito nazionale libico”, ha precisato il ministero della Difesa russo, come riporta l’agenzia Interfax. Il cessate il fuoco, annunciano da Mosca, resta in vigore a tempo indeterminato. “Aveva accettato, ma poi è scappato. Se riprende gli attacchi gli daremo una lezione”, tuona intanto Erdogan.
CONFERENZA DI BERLINO IL 19 GENNAIO – Sul fronte diplomatico che continua a tessere la tela, arriva una buona notizia. Si temeva un rinvio della conferenza di Berlino ma il summit ci sarà. Lo ha confermato Conte. “È appena arrivato l’invito della cancelliera Merkel” per la conferenza di Berlino sulla Libia che “salvo imprevisti si terrà domenica prossima” 19 gennaio, ha detto il Presidente del Consiglio in visita al Cairo. Sul vertice c’è stata una telefonata tra Putin e la cancelliera tedesca Angela Merkel.
Soddisfazione espressa anche dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “L’annuncio della data della conferenza di Berlino, il 19 gennaio, è una buona notizia e rappresenta un importante passo avanti nella direzione auspicata dall’Italia”, ha scritto su Facebook.