(Teleborsa) – Ventiquattro ore, un vero e proprio ultimatum. E’ il tempo concesso ai vertici di Tirrenia CIN (Compagnia Italiana Navigazione) per togliere il “blocco” dei traghetti e ripristinare i collegamenti in regime di continuità territoriale con Sardegna, Sicilia e Isole Tremiti dalla Ministra Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, e dal collega allo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli.
Dal confronto tenuto in conference call sono emerse alcune ipotesi di soluzione, stando a quanto riferito da una nota diffusa dal MIT al termine del colloquio
. Accordo tra le parti con la garanzia, innanzi tutto, di “mantenere i servizi di continuità territoriale, con l’obiettivo di giungere poi anche a una rapida definizione della complessiva situazione debitoria di Tirrenia CIN”.
All’origine del sequestro cautelativo dei conti correnti di CIN una controversia economica che si trascina da tempo e che ha spinto ad agire i tre Commissari di Tirrenia in Amministrazione Straordinaria, “bad company” precedente la privatizzazione della storica Compagnia di Navigazione di Stato e il successivo acquisto come Tirrenia Cin a operazione avvenuta da parte dell’armatore napoletano Vincenzo Onorato.
CIN, a seguito del sequestro, sin da ieri lunedì 30 marzo ha subito bloccato tutte le corse delle proprie navi Tirrenia programmate sull’intera rete delle linee in convenzione Sardegna, Sicilia e arcipelago delle Tremiti nel basso Adriatico. Iniziativa che per i Commissari AS, tenuto conto della situazione in cui versano CIN e Gruppo Moby nel suo complesso, “rappresenta un rimedio indifferibile a tutela dei creditori di Tirrenia, come confermato dai Tribunali di Milano e di Roma, che vi hanno fatto luogo nonostante la sospensione dei termini disposta dal Decreto Cura Italia”.
(Foto: enrico Massidda)