(Teleborsa) – A Napoli operai della Whirlpool in corteo, incatenati “contro l’immobilismo del Governo”. Esplode la protesta degli operai della fabbrica di Napoli Est che hanno lasciato il sito produttivo e si sono riversati in strada, per circa un’ora, percorrendo alcune centinaia di metri mostrando lo striscione “Whirlpool Napoli”.
Qualora la multinazionale americana degli elettrodomestici non ritirasse il proprio Piano industriale, lo stabilimento di via Argine dovrebbe chiudere i battenti dalla fine di ottobre, coinvolgendo oltre 400 persone.
“Il Governo non trova soluzioni nè per Whirlpool nè per il Paese”: queste le dure parole di Accurso della UILM per il quale “le catene, invece di rappresentare un legame con il futuro, ci immobilizzano in una realtà sempre più drammatica“, bloccando il Sud e l’Italia. “Solo il lavoro le può spezzare e ci può aiutare a uscire dalla crisi post Covid”, ha concluso.
Il tempo stringe e servono risposte, concrete e urgenti. Non si può più aspettare. Nei giorni scorsi anche il Segretario generale della UIL di Napoli e della Campania, Giovanni Sgambati era intervenuto per ribadire che “la Whirlpool non può andare via da Napoli. E’ quello che abbiamo chiesto al Prefetto e al Governo. La Whirlpool perde un’occasione. Avremo uno sviluppo sull’eco-compatibilità, sulla possibilità digitale e il Polo di San Giovanni a Teduccio è un’eccellenza. Ecco perché insistiamo che rimanga a Napoli”.
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