(Teleborsa) – Oltre 8mila dispositivi elettronici tra computer, monitor, stampanti, scanner e accessori non più in uso, donati da , verranno riparati dai detenuti del Carcere di Bollate al fine di riutilizzarli in un’ottica di economia circolare rendendoli disponibili alla collettività. Obiettivo di tale iniziativa sociale promossa insieme a Fondazione Snam e realizzata in collaborazione con l’impresa sociale Fenixs, impegnata da vent’anni in progetti lavorativi che hanno coinvolto finora più di 160 detenuti in diverse carceri italiane, – spiega Snam in una nota – è offrire ai detenuti un’opportunità di lavoro e riqualificazione professionale.
Le apparecchiature verranno in gran parte ricondizionate, aggiornate e messe a disposizione delle scuole per attività educative, con particolare riguardo alle situazioni di fragilità, oltre a privati e aziende. Sulla parte non ricondizionabile, Fenixs collaborerà con LaboRAEE, controllata di Amsa (società del Gruppo A2A) che gestisce l’attività dell’impianto di trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) inaugurato un anno fa all’interno del Carcere.
“Sono soddisfatta per l’avvio di questo nuovo progetto che coinvolge i detenuti e le strutture del Carcere di Bollate, come l’impianto RAEE inaugurato lo scorso anno, con l’obiettivo di realizzare un circolo virtuoso per l’intera società. Essere parte di progetti che rimettono in circolo – afferma Cosima Buccoliero, direttore aggiunto della Casa di reclusione Milano Bollate – ha una valenza forte per chi, una volta scontata la pena, dovrà ricollocarsi. E sappiamo che il lavoro è il modo migliore per tornare a scommettere su se stessi”.
L’iniziativa – si legge nella nota – “è in linea con i valori di Snam e con l’impegno della società nella sostenibilità ambientale e sociale, con particolare attenzione alle aree vulnerabili. Nel perseguire questi scopi, l’azienda fa leva anche sulla capacità di Fondazione Snam di costruire reti e collaborazioni con il mondo non profit”.