(Teleborsa) – è convinta che “il gas abbia ancora cartucce da giocare” nel nuovo scenario, dominato dalla transizione energetica, che potrà certamente “accelerare le produzioni rinnovabili con discontinuità tecnologiche”, ma “non ha esaurito il potenziale del gas” che può conoscere ancora un’accelerazione in determinate applicazioni e settori, come quello dei trasporti.
Lo ha detto l’amministratore delegato, Marco Alverà, all’Energy Talk “Energia e Imprese, Operazione Green Deal”, organizzato da RCS Academy.
In merito ad eventuali preoccupazioni legate a conflitti politici ed economici, il manager ha evidenziato che “la geopolitica del gas è diventata più rilevante di quella del petrolio”. La geografia dei flussi – ha spiegato – è oggi molto cambiata, poiché gli Stati Uniti hanno raggiunto l’autosufficienza energetica grazie allo shale, mentre in Europa, molti paesi nordici sono diventati importatori di gas e va assumendo un ruolo più centrale la Turchia, in funzione di crocevia delle pipeline del gas in arrivo dalla Russia, in una posizione simile a quella un tempo ricoperta dall’Ucraina.
“In Italia – ha aggiunto – non abbiamo nessun motivo di allarmarci, perché abbiamo la più grande infrastruttura di stoccaggio di gas e siamo in grado di resistere in caso di interruzioni”.
Alverà ha parlato anche dell’idrogeno, un tema caro a Snam, che da tempo sta testando gli utilizzi dell’idrogeno verde sulla rete di trasporto, in combinazione con il gas.
“Ero uno scettico dell’idrogeno perché costava sessanta volte più del petrolio. Oggi sono diventato un grande sostenitore perché il prezzo è sceso a due volte e può arrivare fra 5 anni a costare come il petrolio”, ha premesso l’Ad di Snam, spiegando che “il mercato dell’idrogeno oggi vale 100 miliardi di dollari, ma è idrogeno grigio, che deve essere trasformato in idrogeno blu, pulito”.
“Il tema centrale è lo sfruttamento delle attuali infrastrutture del gas”, ha precisato Alverà, aggiungendo che “serve un approccio di filiera” e che in Italia “abbiamo anche il vantaggio di avere campioni internazionali”.
“Abbiamo ampia industria. Dobbiamo ricreare il successo degli anni ’70 e ’80 ed il governo ci supporta fortemente in questo percorso”, ha concluso l’Ad di Snam.