in

Senato, via libera a Decreto Alitalia

(Teleborsa) – Via libera definitivo dell’Aula del Senato al Decreto legge Alitalia. I voti a favore sono stati 140, un voto contrario, 100 gli astenuti. Con la definitiva approvazione del decreto da parte di Palazzo Madama, Alitalia si vede erogare con specifico provvedimento i 400 milioni di euro disposti dal ministero dell’Economia, che si sommano ai 900 milioni assicurati dal governo Gentiloni e i relativi interessi finora maturati pari a 145 milioni, portando il totale del prestito dello Stato a 1,45 miliardi da quando la compagnia aerea è stata commissariata. Il nuovo prestito dovrà essere restituito prima della fine di giugno 2020.
Al commissario Giuseppe Leogrande è stata indicata la scadenza del 31 maggio per portare a compimento la sua strategia che dovrà sancire la fine dell’amministrazione straordinaria di Alitalia, attraverso la vendita o, come appare più probabile, la creazione di una Newco. Obiettivo non raggiunto dalla precedente triade commissariale.
Leogrande sta lavorando, secondo quando indicato nel decreto, a un piano avente ad oggetto le iniziative e gli interventi di riorganizzazione ed efficientamento della struttura e delle attività aziendali. Leogrande deve affrontate anche il nodo della cassa integrazione, che scade il 23 marzo e riguarda al momento 1.020 dipendenti sul totale di 11.500.
Sulla scelta di prolungarla ed eventualmente estenderla ad altri dipendenti peserà anche la gestione operativa, dal momento che la flotta si è ridotta a 113 aeromobili con l’uscita di cinque Airbus 321 per la scadenza dei contratti di leasing. Scadenza che riguarda un altro A321 in questo primo trimestre dell’anno e in aprile, se non ci saranno operazioni di rinnovo, due Airbus 330 impiegati sul lungo raggio. In pratica, prima della scadenza del 31 maggio, Alitalia potrebbe ritrovarsi con una flotta di 110 aerei, di cui solo 24 per il lungo raggio.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

Tesoro: da FMI valutazione costruttiva

Coronavirus: pronto rientro degli italiani