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Scuola verso la ripresa. Cisl: “Una su 4 non riaprirà”

(Teleborsa) – “Una scuola su quattro presenta criticità per l’inizio dell’anno scolastico e non riaprirà regolarmente”. A lanciare l’allarme, in vista dell’avvio dell’anno scolastico il prossimo 14 settembre, è la segretaria della Cisl scuola, Maddalena Gissi sottolineando che si tratta di una “percentuale sottostimata”.

“Le tante difficoltà organizzative e logistiche – spiega Gissi – costringeranno i dirigenti scolastici a definire orari a giorni alterni e frequenze parziali, e ricorrendo anche alla didattica a distanza. Non dimentichiamo che anche per la Dad è necessario avere docenti in cattedra che al momento non sono stati ancora nominati”. Ma per il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina “è tutto sotto controllo”. “Ci siamo preparati – afferma il Ministro – ad affrontare i problemi ad uno ad uno. Se ci saranno bambini positivi interverrà il dipartimento di prevenzione territoriale. Sono convinta che la scuola è il posto più sicuro di tutti in questo momento. La scuola inizierà il 14, è stato fatto un lavoro straordinario. Abbiamo sistemato spazi ed eseguito lavori di edilizia leggera. A fine giugno abbiamo dato linee guida precise”. Le incertezze – per Azzolina – derivano “più all’informazione distorta che viene data che non alle regole che noi abbiamo dato e che sono precise. Sono sicura – ha aggiunto – che le famiglie e il personale scolastico sanno esattamente cosa devono fare. È già successo qualche caso in Italia in cui si sia trovato in classe un bambino malato e la scuola è già ripartita da giorni. Ci sono protocolli e procedure precise da applicare”. In tale scenario sono ben viste dal ministro le iniziative regionali anche se orientate a una maggiore cautela. Azzolina ha, infatti, fatto sapere che il governo potrebbe “impugnare il decreto della Regione Piemonte” che impone alle scuole di verificare la temperatura degli studenti.

A pochi giorni dalla ripresa delle lezioni in presenza anche i presidi fanno sentire la loro voce chiedendo precisazioni sulle regole per il
rientro in classe dopo assenze per malattia. “In materia sanitaria non interveniamo – dice il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli – ma chiedo che ci sia chiarezza: la riammissione a scuola, ad oggi, diversamente da come avveniva in passato, avviene senza certificati medici. Se uno studente si assenta e la scuola non sa il perché potrebbe avere anche il virus ma se nessun medico lo ha visitato saremmo di fronte a una riammissione non ottimale. Allora bisognerebbe reintrodurre un obbligo di certificazione al rientro“.

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