(Teleborsa) – La clessidra è quasi giunta alla fine, anche la Scuola si prepara alla riapertura, dopo un interminabile lockdown e le vacanze estive. Dopo la pubblicazione delle linee guida del Ministero ed in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico fervono i preparativi, in primis l’esigenza di accertamento dello stato di salute del personale scolastico.
E così scattano oggi test al tappeto in tutta Italia sul personale della scuola: dai docenti agli amministrativi, senza tralasciare i bidelli, che dovranno accogliere gli studenti in strutture sanificate e sicure. Disponibili 2 milioni di test appositamente approntati dal commissario straordinario Arcuri. I prelievi però saranno volontari, da effettuarsi presso i medici di famiglia, e dovranno concludersi entro il 7 settembre, una settimana prima del suono della prima campanella. In caso di positività, sarà necessario effettuare il tampone entro 48 ore.
Confermate tutte le date – il 1° settembre per il recupero degli apprendimenti ed il 14 settembre per l’inizio delle lezioni – anche se resta il problema degli spazi dove collocare gli studenti, con 10mila aule che pare manchino ancora all’appello. Ma il Ministero di Viale Trastevere avrebbe già confermato che si farà ricorso anche alle scuole paritarie per reperire spazi aggiuntivi necessari all’avvio dell’anno scolastico.
Altro problema, che potrebbe sorgere dopo l’avio dell’anno scolastico, è la possibilità di ripresa della didattica a distanza in caso di quarantena della classe. Il Ministro della famiglia Elena Bonetti ha intanto confermato la proroga della scadenza dei congedi parentali straordinari retribuiti (che cadeva il 31 agosto) e dello smart working (che terminava il 14 settembre) in caso di malattia del figlio o quarantena della classe.