(Teleborsa) – Suggerimenti all’esame dei parlamentari delle Commissioni di Montecitorio, per la modifica del decreto 162/19.
Le osservazioni di Anief mirano a contrastare, sostanzialmente a costo zero, la supplentite: un fenomeno tutto italiano, che riguarda ormai un docente su quattro della scuola pubblica italiana.
Le proposte del giovane sindacato, se approvate, permetterebbero anche di abbattere i costi per l’erario derivanti dalla continua violazione dello Stato italiano della direttiva 1999/70/CE del Consiglio dell’UE, relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP per vincere il lavoro a tempo determinato reiterato negli anni.
I deputati, in particolare, si apprestano a valutare l’assunzione degli idonei del concorso per ds bandito con decreto del direttore generale del Miur n. 1259 del 23 novembre 2017, al fine di stabilizzarli e coprire i posti vacanti entro un “un triennio e comunque fino alla pubblicazione della graduatoria del concorso successivo”. È anche in ballo – spiega l’Anief – l’attivazione di una procedura per selezionare nuovi dirigenti tecnici” senza alcuna prova preselettiva e nelle forme di corso-concorso formazione”, riservata “per il 40 per cento del totale dei posti messi a concorso”.
Il giovane sindacato della scuola, guidato da Marcello Pacifico, fa sapere che va al voto delle Commissioni di competenza di Montecitorio, inoltre, la richiesta di riapertura delle GaE, al fine dell’inserimento “a domanda, di tutto il personale in possesso di abilitazione, ivi incluso il diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 e il diploma tecnico professionale, nonché del personale educativo”.
Stesso iter per gli emendamenti riguardanti la stabilizzazione dei precari già assunti con riserva destinatari di sentenza, l’eliminazione delle classi pollaio, l’assunzione di mille unità di personale Ata, l’eliminazione della riduzione dei posti per le Graduatorie regionali di merito ad esaurimento, Grme, l’attribuzione dei posti di “Quota 100” alle Graduatorie di merito 2016.