(Teleborsa) – Un confronto per un’auspicata ripartenza economica e le soluzioni che sono già disponibili per aziende e banche. Questi i principali temi al centro della nuova iniziativa, lanciata recentemente da SACE in collaborazione con le associazioni confindustriali regionali, che ha riunito oggi in un webinar i Direttori Territoriali delle banche attive nella regione e i rappresentanti di Confindustria Udine.
L’obiettivo è stato condividere le reciproche esperienze e individuare soluzioni concrete per far fronte al momento complesso che stanno affrontando le aziende e le loro filiere a causa degli impatti negativi del Covid-19 sulle attività economiche della regione.
Oltre a ciò, SACE ha presentato ai partecipanti i benefici di Garanzia Italia, lo strumento messo in campo con il Decreto “Liquidità” per sostenere le imprese italiane colpite dall’emergenza Covid-19.
“Grazie a quest’incontro – ha dichiarato Mario Bruni, Responsabile Mid Corporate di SACE – abbiamo potuto confrontarci con le aziende, le istituzioni e le banche del territorio per individuare e definire insieme le possibili soluzioni da adottare per la ripartenza dell’economia dell’intera regione. Con Garanzia Italia SACE supporta proprio le imprese che, in Friuli Venezia Giulia come nel resto d’Italia, sono alla ricerca di uno strumento utile ed efficace per affrontare le sfide attuali e pianificare il futuro.”
“I fondi di garanzia – ha dichiarato Anna Mareschi Danieli, Presidente di Confindustria Udine – vanno adeguatamente sfruttati, anche in considerazione della non facilità di accesso agli strumenti del Decreto Liquidità, che riscontrano ancora lungaggini sul fronte bancario. Di fronte a queste criticità, dobbiamo agire su due leve: se da un lato è assurdo che la regolamentazione interna delle banche crei più vincoli della norma nazionale, dall’altro è importante conoscere a fondo tutti gli strumenti disponibili. Sace, ha messo a disposizione 200 miliardi del Decreto Liquidità e questi soldi saranno per l’Italia, non per l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Al momento, sono poche le aziende che ne hanno fatto richiesta. Probabilmente perché la tempistica prevista è breve, 6 anni di cui 3 di pre ammortamento, tuttavia è possibile che ci siano dei rimborsi anticipati. Inoltre, non è necessario che l’azienda richieda il massimo del plafond, ma può richiedere solamente quanto necessario. Da parte nostra è essenziale che le imprese conoscano lo strumento, poi ciascuno valuterà a seconda delle proprie necessità”.
Dopo l’appuntamento di oggi, seguirà il webinar per il Lazio (22 luglio) e la Sicilia (28 luglio).