(Teleborsa) – Harald Espenhahn e Gerald Priegnitz, i due manager di Thyssenkrupp già condannati in Italia per il rogo che 12 anni fa costò la vita a 7 persone nello stabilimenti di Torino, sconteranno 5 anni di carcere nel loro Paese, la Germania.
Il Tribunale regionale superiore di Hamm, nel Nord Reno Westfalia, ha infatti respinto il loro ricorso contro la condanna arrivata dal tribunale di Torino. In precedenza il tribunale di Essen aveva dichiarato esecutive le pene italiane ma le aveva adeguate al diritto tedesco, che in questi casi prevede una detenzione massima di 5 anni per il reato di omicidio colposo.
I manager erano già stati condannati per omicidio colposo e incendio doloso per negligenza dal tribunale italiano rispettivamente a 6 anni e 10 mesi e nell’altro a 9 anni e 8 mesi.
“Era una ferita da rimarginare”, è stato il commento di Raffaele Guariniello, pubblico ministero del caso Thyssenkrupp, riferendosi al fatto che i condannati italiani avevano già cominciato a scontare la pena. “Un’altra cosa importante da sottolineare – aggiunge Guariniello – è che la pronuncia dei magistrati di Hamm conferma che il processo Thyssenkrupp fu un processo giusto“.
“Giustizia sarà fatta quando saranno realmente in galera“, ha commentato Graziella Rodinò, mamma di Rosario, uno dei sette operai morti nell’incendio della Thyssen. “È una notizia che alimenta la speranza di giustizia, ma troppe volte sono riusciti a trovare il modo di non scontare la pena – aggiunge -. Quando saranno dietro le sbarre, allora ci crederemo”.