(Teleborsa) – In Germania continua la corsa al salvataggio del Gruppo Lufthansa che, nonostante i poco meno di 4.5 miliardi di liquidità e con un aggravio giornaliero di un milione di euro, si è appellato allo Stato Federale per ricevere gli aiuti necessari a fare fronte alla minimizzazione dell’operatività.
Dieci miliardi pronti ma condizionati all’acquisizione di una quota del 25% da parte dello Stato che avrebbe diritto a due posti nel consiglio di sorveglianza; presenza sufficiente a garantire il diritto di veto.
Soluzione che non piace al ceo di Lufthansa, Carsten Spohr, ma che è oggetto di confronto per arrivare quanto prima a un accordo condiviso. Nel frattempo, i piloti di Lufthansa si sono detti pronti a offrire il proprio contributo al superamento della crisi e a rinunciare al 45% degli stipendi fino a giugno 2022, ottenendo per contro la garanzia che non ci siano licenziamenti. Attualmente Lufthansa ha ridotto l’orario di lavoro a 87mila dei 135mila dipendenti nel mondo.