(Teleborsa) – Un calo del PIL del 10,4% quest’anno ed un rimbalzo del 5,6% nel 2021. Queste le stime dell’Ufficio Parlamentare di bilancio che sottolinea come le stime per il 2020 “si innestano sulla eccezionale contrazione congiunturale del PIL nel secondo trimestre seguita alla battuta d’arresto dei primi tre mesi”.
Secondo i modelli di previsione di breve periodo dell’Upb, l’attività economica “tornerebbe a espandersi nella seconda metà dell’anno, ma con tempi e intensità che restano fortemente incerti”.
Nella nota sulla congiuntura di agosto, l’UPB stima che quest’anno il deficit, dopo essersi assestato all’1,6% del PIL nel 2019 “si collocherebbe intorno al 13 per cento, per poi quasi dimezzarsi nel prossimo anno” mentre il rapporto tra il debito pubblico e PIL “dopo la stabilizzazione ottenuta nel 2019 al 134,8 per cento, dovrebbe superare il 160 per cento nel 2020, per poi ridursi leggermente nel 2021 grazie al ritorno alla crescita del prodotto, ma rimanendo comunque al di sopra del 160 per cento”.