(Teleborsa) – Rimbalza il petrolio sui mercati internazionali delle commodities, di riflesso alla possibilità di un ritardo dell’exit strategy dell’OPEC+, che doveva prendere il via a gennaio con un nuovo aumento dell’offerta. Una decisione presa prima che la seconda ondata di pandemia colpisse nuovamente la domanda, abbattendo i consumi del settore dei trasporti ed in particolare quello aereo.
Secondo quanto riferito da Bloomberg, le compagnie petrolifere russe avrebbero incontrato oggi il Ministro dell’Energia Alexander Novak, per discutere della possibilità di ritardare di tre mesi l’allentamento dei tagli alla produzione dell’OPEC+.
Una possibilità che era stata già ventilata fra i principali membri del cartello “allargato” – Russia ed Arabia Saudita – mentre sembra che non si sia parlato affatto di un nuovo taglio produttivo.
Frattanto, il rimbalza a Londra dell’1,92% a 38,19 dollari, mentre il a New York sale dello 0,78% a 36,07 dollari al barile. Un movimento che beneficia anche di qualche ricopertura dopo il crollo della scorsa settimana.