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Patuanelli, 15 miliardi a fondo perduto per micro e piccole imprese

(Teleborsa) – Al “5 maggio” sono arrivate 91.973 domande per un totale di liquidità erogata pari a 5,595 miliardi, di questi oltre 70.310 domande per i prestiti fino a 25 mila euro. E’ ancora poco ma ricordo” che solo “il 3 aprile il Temporary framework ha previsto la garanzia al 100% e l’Italia è l’unico Paese” ad averla fatta. Lo ha riferito nel corso del Question Time in Senato il Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. “E’ innegabile – ha detto – che gli effetti del Dl Liquidità scontano l’atteggiamento di alcuni istituti bancari che non stanno collaborando come dovrebbero” sottolineando che è “un momento di difficoltà per gli imprenditori e per le tante Partite IVA del nostro Paese.

Il Governo intende introdurre, nel prossimo decreto, un complessivo di 15 miliardi di euro a fondo perduto per le micro e piccole imprese. “Credo sia uno degli altri strumenti che dobbiamo dare soprattutto al mondo della microimpresa” che “va sostenuto con il “fondo perduto”, ha proseguito Patuanelli, il quale ha assicurato che per le “imprese più grandi non è intenzione del Governo entrare nei CdA, perché “la libertà di impresa è un principio costituzionale che questo Governo ha bene a mente, è invece necessario agevolare la ricapitalizzazione delle imprese”.

Inoltre nel prossimo decreto ci saranno “interventi di prospettiva, penso all’ecobonus 100%, come rilanciare edilizia, penso al credito d’imposta legato che verrà garantito rafforzando Impresa 4.0 portandola a un arco temporale di tre anni ma soprattutto legato alle necessarie trasformazioni delle linee produttive legate alla protezione dei dipendenti e degli imprenditori stessi dal Covid. Le imprese dovranno investire e quegli investimenti devono essere garantiti attraverso una linea di credito di imposta immediatamente cedibile agli istituti finanziari”.

“Credo che dobbiamo muoverci su queste tre direttive – ha concluso Patuanelli – e lo stiamo facendo nel prossimo decreto: fondo perduto da un lato, ricapitalizzazione dall’altro e credito d’imposta per gli investimenti non solo in fabbrica ma anche per il settore dell’edilizia”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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