(Teleborsa) – Il superindice dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), che anticipa di 6-9 mesi le tendenze economiche future, comincia a migliorare dopo la crisi legata al coronavirus ma resta al di sotto delle tendenze di lungo termine.
In particolare, riferisce l’organismo internazionale con sede a Parigi, gli indicatori compositi avanzati (ICA) indicano un “netto miglioramento rispetto al rallentamento senza precedenti raggiunto nel momento più acuto della crisi attuale ad aprile, ma la ripresa resta fragile, perché c’è ancora incertezza sulla possibilità di future misure di riconfinamento”. Gli ICA sono fortemente ripartiti in gran parte delle grandi economie dell’OCSE con la progressiva attunuazione delle restrizioni legate al Covid-19 l’incertezza è diminuita”. Gli indicatori compositi, prosegue l’OCSE, restano comunque “inferiori ai livelli registrati prima dell’apparizione del coronavirus e ben al di sotto delle tendenze di lungo termine”
Anche in Italia come nell’insieme della zona euro, si segnala un miglioramento degli Indicatori Compositi avanzati (Ica) rispetto al picco negativo legato al nemico invisibile dei mesi scorsi. L’Ica della Cina, colpita per prima dall’epidemia, ritrova ora un livello pre-crisi, anche se ben al di sotto delle tendenze di lungo termine. Per lOCSE, tuttavia, nelle attuali circostanze questi dati vanno interpretati con prudenza, viste le “notevoli incertezze” rispetto alle misure di confinamento e di riapertura progressiva che ancora permangono a livello globale. Cooperando con oltre un centinaio di Paesi,l’Ocse è un forum strategico internazionale e multilaterale che punta a promuovere politiche volte a migliorare il benessere economico e sociale delle popolazioni del mondo intero.