(Teleborsa) – “In una fase di emergenza, lo stop ai licenziamenti è una misura giusta e proteggere lavoratori e imprese non è assistenzialismo, è un dovere morale”. Lo ha dichiarato il vice ministro dell’Economia, Antonio Misiani, intervistato da L’Eco di Bergamo all’indomani del varo del Decreto Agosto e dell’assegnazione di importanti deleghe, per investimenti pubblici, Green New deal e programmazione economica (Cipe).
“Si tratta di una misura transitoria e associata alla disponibilità per tutte le imprese della cassa integrazione speciale per altre 18 settimane e di incentivi per riportare al lavoro i dipendenti in cassa e fare nuove assunzioni” , ha ribadito il vice ministro dell’economia.
“Dal 2009 ad oggi gli investimenti pubblici sono crollati del 35% fino al minimo storico del 2,2% del PIL nel 2018. Riportarli sopra il 3% è una priorità assoluta – osserva Misiani – Non è un problema di soldi: le risorse disponibili, nazionali ed europee, sono enormi. Il punto è riuscire a spendere presto e bene le enormi risorse disponibili, nazionali ed europee. Oggi per realizzare un’opera infrastrutturale ci vogliono in media 4,4 anni, che salgono a 15,7 per i progetti di valore superiore a 100 milioni”.
Secondo Misiani, il Decreto Semplificazioni è lo strumento idoneo a utilizzare al meglio il Recovery Fund europeo. Entro ottobre sarà presentato il Piano per la Ripresa, che sarà discusso in Parlamento, con le parti sociali e le autonomie territoriali, a partire dalle Regioni, e la cui cabina di regia è rappresentata dal Comitato interministeriale per gli affari europei. Ma statalismo e assistenzialismo sono le principali accuse al governo.