Investitori sempre più prudenti dopo due mesi di rally dei mercati azionari. La revoca delle misure di lockdown per far ripartire le economie dei paesi europei colpiti dalla pandemia e la proposta europea di un Recovery Fund da 750 miliardi di euro hanno alimentato l’ottimismo degli investitori.
I mercati azionari hanno quindi proseguito il rally che era iniziato ad aprile. Mentre nel Regno Unito le prospettive di ripresa sembrano penalizzate dall’intransigenza di Downing Street nei negoziati con l’Unione Europea sulla Brexit, nell’Eurozona, al contrario, le prospettive beneficiano della proposta franco-tedesca sull’emissione di debito comune. La possibilità di un rafforzamento dell’impianto europeo ha comportato una riduzione degli spread sui tassi d’interesse, specialmente su quelli italiani, e un rafforzamento dell’euro.
Le spinte al rialzo potrebbero esaurirsi
Tuttavia, secondo Gilles Guibout, gestore del fondo PIR AXA WF Framlington Italy, AXA Investment Managers “nelle prossime settimane, dopo aver cancellato in gran parte le perdite di inizio anno, i mercati azionari potrebbero fare una pausa. Infatti, tenuto conto che le aspettative sugli utili societari per quest’anno sono state tagliate del 30%, la valutazione dei mercati ora è molto più elevata rispetto a inizio 2020. Le spinte al rialzo potrebbero esaurirsi.
Per alimentare un continuo rialzo sarebbe necessario un miglioramento molto marcato delle aspettative sulla crescita economica. In attesa dei risultati trimestrali che permetteranno di avere un’idea più precisa dell’impatto dell’emergenza sanitaria sull’economia, è molto probabile che sia l’agenda politica ad animare i mercati.
Negli Stati Uniti, le proteste sociali in corso potrebbero avere particolare risonanza nel periodo pre-elettorale. In Europa, l’attenzione degli investitori dovrebbe ancora focalizzarsi sul dibattito relativo a una maggiore integrazione e, nel caso si procedesse a un’accelerazione, le azioni e la valuta potrebbero mettere a segno un ulteriore rialzo grazie a un calo del premio per il rischio”.
Si riduce il rischio Italia
Per quanto riguarda Piazza Affari secondo Guibout “se – come c’era da aspettarsi in fase di declino dell’avversione al rischio – il settore finanziario ha messo a segno una buona performance, non era affatto scontato che lo facesse quello delle utility. Invece, contrariamente alle aspettative, in Italia il settore delle utility ha registrato la migliore performance perché ha beneficiato della compressione dello spread tra Btp e Bund, indicativo di una riduzione del rischio Italia”.