(Teleborsa) – Il fabbisogno del settore statale è quasi triplicato nei primi sei mesi del 2020, arrivando a circa 95,5 miliardi di euro, in aumento di circa 62 miliardi rispetto a quello di gennaio-giugno del 2019.
Lo comunica il Mef, sottolineando che a giugno il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 21 miliardi, in peggioramento di circa 20,1 miliardi rispetto al risultato dello stesso mese dell’anno scorso (903 milioni).
Nel confronto con giugno del 2019, spiega il Tesoro, “il saldo ha risentito della forte contrazione degli incassi fiscali, sulla quale ha inciso il prorogarsi delle sospensioni dei versamenti tributari e contributivi disposti dai provvedimenti legislativi emanati per contenere l’emergenza coronavirus”.
Dal lato della spesa “si segnalano i maggiori prelievi dell’Inps per l’erogazione delle prestazioni previste dai provvedimenti normativi emanati per sostenere i redditi colpiti dall’emergenza epidemiologica e i contributi a fondo perduto da parte dell’Agenzia delle entrate alle imprese e ai lavoratori autonomi individuati dal decreto rilancio”.
“La spesa per interessi sui titoli di Stato – conclude il Mef – presenta una riduzione di circa 400 milioni”.