(Teleborsa) – I primi otto mesi dell’anno si sono chiusi con entrate tributarie accertate, in base al principio della competenza, pari a 271,566 miliardi di euro, segnando una riduzione di 16.692 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-5,8%). Lo comunica il Ministero dell’Economia, precisando che il calo del gettito riflette “sia il peggioramento congiunturale sia gli effetti delle misure adottate dal Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria”.
Infatti, spiega il MEF in una nota, dopo l’andamento positivo registrato nel primo bimestre dell’anno (+5,4%) legato, in particolare, alla dinamica favorevole dei versamenti dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze e di quelli dell’imposta sostitutiva dovuta sulle forme pensionistiche complementari e individuali, nei mesi successivi la diminuzione del gettito delle entrate tributarie è stata influenzata dagli effetti dei vari interventi normativi che hanno disposto la sospensione di versamenti tributari e contributivi per alcune categorie di contribuenti e settori di attività.
Il confronto su base annua del risultato dei primi otto mesi del 2020, aggiunge il Mef, presenta elementi di disomogeneità dovuti al fatto che i versamenti di quest’anno comprendono quelli dei contribuenti ISA e “minimi o forfettari” che, nell’anno 2019, avevano versato a scadenze differite rispetto a quelle ordinarie per effetto della proroga dei versamenti.
Nel mese di agosto, infatti, le entrate tributarie hanno registrato una variazione positiva di 2,5 miliardi di euro (+6,6%) determinata dalle imposte dirette che crescono di 4,757 miliardi di euro (+28,4%) per effetto dei versamenti di Irpef e Ires derivanti dall’autotassazione dei titolari di partita IVA e di quelli forfettari, mentre le imposte indirette segnano ancora un calo di 2,254 miliardi di euro (-10,5%). Il risultato tuttavia, registrato nel mese risulta ancora non molto significativo, rileva ancora il Mef, in quanto legato al risultato delle imposte autoliquidate che risultano influenzate dal diverso termine di versamento del mese di giugno dell’anno 2020 rispetto al 2019 in cui il termine di versamento è stato ulteriormente prorogato fino al 20 agosto
Le imposte dirette ammontano a 159,689 miliardi di euro, prosegue il Mef, con un incremento di 7,128 miliardi di euro (+4,7%) rispetto allo stesso periodo del 2019. Il gettito Irpef si è attestato a 122,185 miliardi di euro (+0,3%), mostrando una sostanziale stabilità. L’andamento delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato e sui redditi di lavoro autonomo mostra rispettivamente una flessione dell’8,5% e dell’8,9%, mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico registrano un incremento pari al 4,7%. L’Ires, si legge, segna un incremento di 3,922 miliardi di euro (+29,7%).
Le imposte indirette, si legge ancora, ammontano a 111,877 miliardi di euro con una flessione di 23.820 milioni di euro (-17,6%). Il calo significativo è imputabile principalmente alla diminuzione dell’Iva (-113,126 miliardi di euro pari a -15,6%) e, in particolare, alla componente scambi interni (-10.515 milioni di euro pari a -14%), per effetto del rinvio dei versamenti dell’Iva. Il gettito dell’Iva sulle importazioni registra nel periodo un calo pari a -2,611 miliardi di euro (-28,2%).
Calo consistente per le entrate relative ai “giochi” che ammontano, nei primi otto mesi 2020, a 5,849 miliardi di euro (-4.469 milioni di euro, -43,3%).