(Teleborsa) – Il mondo della scuola mette nero su bianco le criticità da risolvere per dare semaforo verde allo svolgimento in presenza dell’esame di maturità (che dovrebbe prendere il via da martedì 17 giugno alle ore 8.30) coinvolgendo migliaia di studenti.
E’ indispensabile che venga emanato con urgenza un protocollo di sicurezza nazionale “stringente, dettagliato e prescrittivo a garanzia della salute di tutto il personale coinvolto” negli esami di Stato e degli alunni. In sua assenza o nell’impossibilità di poterne applicare le prescrizioni è “indispensabile prevedere che gli esami di maturità avvengano a distanza”: questa una delle raccomandazioni espresse a chiare lettere dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI).
Ieri, intanto, la titolare dell’Istruzione, Lucia Azzolina, durante un’audizione in Commissione Cultura della Camera ha ribadito che “Gli esami di Stato per il secondo ciclo avranno inizio il 17 giugno, con lo svolgimento di colloqui, della durata massima di circa un’ora, in presenza, senza che comunque sia messa a repentaglio la sicurezza per tutte le persone coinvolte”.
Non solo maturità. Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione guarda anche alla riapertura di settembre. Per questo, inserita in testa al parere sulla valutazione, la richiesta di “strumenti altrettanto straordinari” per avviare l’anno scolastico 2020/21.