(Teleborsa) – “Parola d’ordine, lavoro! Abbiamo una grande sfida davanti, che possiamo vincere con un grande lavoro di squadra. Si sono costruiti nuovi mercati, è nata l’esigenza di nuovi servizi e quindi di nuove domande. Dobbiamo farci trovare pronti a tutto questo. L’occupazione può aumentare, anche sensibilmente”. Così, sui social, il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.
“Le misure messe in campo sono tante – prosegue – a partire dallo sblocco degli investimenti e dalla pianificazione del Recovery, che significano nuova occupazione, ma ne manca una fondamentale per sostenere, soprattutto in questa fase di ripartenza, i tanti imprenditori che vogliono continuare a dare lavoro, facendo rientrare i dipendenti attualmente in cassa integrazione o assumendo nuovo personale. Oggi il costo del lavoro è ancora troppo alto, per questo serve una decontribuzione al 100%, intanto, per partire, fino a fine anno. Una misura che, con la prossima Legge di Bilancio, potrà essere pianificata anche per gli anni successivi. E poi strumenti specifici, che stiamo studiando con il Ministro Provenzano, per spingere, soprattutto al Sud, una ripresa del lavoro su più anni.
Per fare questo serve, come ha detto Papa Francesco, “l’impegno convergente di tutti i responsabili politici ed economici”, un impegno finalizzato al rilancio del lavoro come volano di un’economia circolare. Perché “senza lavoro, le famiglie e la società non possono andare avanti”.
Conclude Castelli: “L’Italia è il Paese della bellezza, della creatività. È un Paese che, soprattutto nei momenti di grande difficoltà, sa fare sistema. Anche questa volta riusciremo a mettere in campo tutte le energie, non solo economiche, per tornare ad essere modello di sviluppo.Siamo un Paese forte!”.
La decontribuzione al 100%, fino a fine anno, è “una buona base di partenza per riavviare l’occupazione. La riteniamo una proposta, quella avanzata dal viceministro dell’economia Castelli, interessante e sensata che andrebbe varata al più presto e mantenuta almeno per tre anni. Liberare il lavoro dal costo rappresenta uno stimolo fondamentale per artigiani, commercianti e piccoli imprenditori verso la ripresa della produzione”. Lo dichiara, in una nota, il Presidente nazionale della Fapi (Federazione autonoma piccole imprese), Gino Sciotto.