(Teleborsa) – Nel 2019 la propensione al risparmio delle famiglie aumenta lievemente all’8,2%, in modesta crescita rispetto al 2018, per effetto di una crescita del reddito disponibile (+1,1%) superiore a quella della spesa per consumi finali (+0,9%).
CONSUMI IN FRENATA
Cresce più lentamente il potere d’acquisto delle famiglie (+0,6%), dopo la contrazione rilevata nell’ultimo trimestre dell’anno, che conferma la tendenza al rallentamento rilevata a partire dal 2017.
La spesa per consumi, in termini correnti, aumenta dello 0,9%, in decisa decelerazione rispetto all’1,8% del 2018, mentre il reddito disponibile segna un aumento dell’1,1%, grazie alla crescita delle retribuzioni (+1,8%) e delle prestazioni sociali ricevute (+3,5%) in che beneficiano dell’effetto “Quota 100” e Reddito di cittadinanza.
RALLENTANO PROFITTI E INVESTIMENTI
Nelle società non finanziarie rallenta il valore aggiunto che segna una crescita dell’1,4% a fronte del +2,2% dell’anno precedente, così come il tasso di profitto che rallenta al 41,6%. Ne consegue anche una riduzione del tasso di investimento al 21,6% (21,7% nel 2018).
Guardando al valore aggiunto per categoria dimensionale, si registra una crescita dell’1,2% per le piccole imprese, definite “famiglie produttrici”, e dello 0,3% per le società finanziarie (-1,5% nel 2018).