(Teleborsa) – Nel secondo trimestre del 2019 calano gli indicatori dei permessi di costruire, in termini congiunturali, sia nel comparto residenziale sia in quello non residenziale.
È il dato che emerge dal rapporto Istat che indica per gli edifici residenziali una diminuzione congiunturale del 2,8% per il numero di abitazioni e del 2,7% per la superficie utile abitabile.
In termini tendenziali, rileva l’Istituto, si evidenzia un indebolimento nel comparto residenziale, con una nuova flessione del numero di abitazioni, dopo quella osservata nei primi tre mesi dell’anno, e il primo calo della superficie utile abitabile dopo dieci trimestri consecutivi di crescita.
In dettaglio, la stima del numero di abitazioni dei nuovi fabbricati residenziali, al netto della stagionalità, è poco al di sopra della soglia delle 13,1 mila unità, mentre la superficie utile abitabile si attesta intorno agli 1,16 milioni di metri quadrati.
In termini tendenziali, nel secondo trimestre del 2019 si osserva inoltre una flessione sia del numero di abitazioni (-1,9%) che della superficie utile abitabile (-2,1%).
Il settore non residenziale, caratterizzato da una maggiore volatilità, torna invece a crescere dopo un primo trimestre negativo, ma con una superficie dei fabbricati non residenziali in forte diminuzione rispetto al trimestre precedente (-10%) e che supera i 3,2 milioni di metri quadrati.
L’edilizia non residenziale, conclude l’Istat, nel secondo trimestre dell’anno, aumenta del 6,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.