(Teleborsa) – “Nei primi nove mesi dell’anno abbiamo 1,3 miliardi di accantonamenti per futuri impatti legati al Covid-19, di cui 430 milioni nel terzo trimestre”. Lo ha affermato il CEO di , Carlo Messina, nel corso della conference call con gli analisti finanziari, sui risultati al 30 settembre 2020. “Siamo ben preparati a questo particolare contesto provocato dalla pandemia e siamo pronti per continuare ad avere successo nel futuro” – ha aggiunto – esprimendo “dolore per tutti coloro che soffrono o hanno perso qualcuno a causa di questo virus. Voglio dire a tutti di riguardarsi”.
“L’utile netto di 3,1 miliardi è il secondo miglior risultato netto dei nove mesi dal 2008, escludendo gli effetti della combinazione con Ubi Banca. Escludendo gli accantonamenti per gli impatti futuri legati al Covid-19 il risultato sarebbe stato pari a 4 miliardi di euro” – ha sottolineato Messina -.
“Per primi abbiamo promosso le moratorie e nel corso di questi mesi ne abbiamo concesse per un valore complessivo pari a 66 miliardi. Inoltre, abbiamo erogato prestiti assistiti da garanzia statale per un totale di circa 24 miliardi”. Il nostro ruolo di “motore al servizio di una crescita sostenibile – ha aggiunto – è reso possibile dalla capacità della Banca di mantenere nel tempo una reddittività resiliente, accompagnata da crescenti livelli di efficienza, unitamente a una solidità patrimoniale tra le più elevate del settore bancario europeo. Siamo nella posizione di accelerare nei prossimi mesi il processo di smaltimento degli Npl. Questo processo di accelerazione riguarderà sia la capogruppo che “.
Messina, circa le uscite volontarie previste nell’accordo siglato a settembre scorso con i sindacati, fa sapere che sono state già superate di molto le cinquemila richieste di uscite volontarie previste. “C’è tempo per fare domanda fino al 9 novembre, poi dovremo valutare i requisiti e le implicazioni delle uscite”.