(Teleborsa) – Agosto positivo per l’inflazione che registra la consueta accelerazione congiunturale per effetto di fattori stagionali, legati alle vacanze estive, ed anche per la riapertura di gran parte delle attività legate alla filiera dei servizi turistici dopo il lockdown. Ciononostante, per alcuni comparti dei servizi legati ai trasporti, la crescita dei prezzi risulta inferiore a quella dello scorso anno, determinando uno scenario generalmente deflattivo per il quarto mese consecutivo.
E’ quanto rileva l’Istat nell’ultimo rapporto mensile, da cui emerge che i prezzi al consumo ad agosto registrano un aumento dello 0,3% su base mensile e una diminuzione dello 0,5% su base annua (-0,4% il mese precedente).
In un quadro che vede l’inflazione negativa ancora determinata per lo più dagli andamenti dei prezzi degli energetici regolamentati (stabili a -13,6%) e di quelli non regolamentati (da -9,0% a -8,6%), l’ampliarsi del calo si deve prevalentemente alla riduzione più pronunciata dei Servizi relativi ai trasporti (da -0,9% a -2,3%). Si confermano invece in crescita i prezzi sia dei Beni alimentari lavorati (in lieve accelerazione da +0,6% a +0,8%) sia di quelli non lavorati (che rallentano da +2,5% a +2,0%).
L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici decelerano entrambe, rispettivamente da +0,4% a +0,3% e da +0,6% a +0,4%.
L’aumento mensile dell’indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+3,%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,5%), a causa di fattori stagionali, solo in parte compensato dal calo dei Beni alimentari non lavorati (-0,6%).
L’inflazione acquisita per il 2020 è pari a zero per l’indice generale e a +0,8% per la componente di fondo.
I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano lievemente (da +1,2% a +1,1%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto noto come carrello della spesa sono stabili a -0,1%.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dell’1,3% su base mensile, a causa principalmente dell’avvio dei saldi estivi di Abbigliamento e calzature, di cui il NIC non tiene conto, e dello 0,5% su base annua (da +0,8% di luglio).