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In Italia oltre un milione di donne dirigenti: +3,9% in 10 anni

(Teleborsa) – In Italia oltre un milione di donne ricoprono cariche direttive, di cui 798 mila titolari, il 25% delle cariche attive, con un aumento del 3,9% in dieci anni delle presenze femminili.

È il dato che emerge dall’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza e Lodi su dati del registro delle imprese relativi alle cariche attive.

In particolare, le donne sono attive soprattutto nel commercio al dettaglio (232 mila cariche), nelle coltivazioni agricole (199 mila), nei servizi alla persona (100 mila) e nella ristorazione (86 mila).

Roma con 84.501 cariche e Milano con 63.894 guidano la classifica seguite da Napoli (48.392), Torino (37.699), Bari (26.776), Salerno (23.021), Brescia (19.536), Firenze (19.147) e Caserta (18.918). Tra le prime, è a Caserta e a Salerno che la presenza delle donne pesa di più sulle cariche direttive, oltre il 26%. In media le giovani sotto i 30 anni rappresentano il 57% del totale, mentre le nate all’estero il 12,3% con prevalenza di cinesi e rumene.

In Lombardia, negli ultimi dieci anni le donne con cariche direttive nelle aziende sono cresciute del 13,7%: a Milano prevalgono nettamente le cariche direttive femminili in società (37mila circa tra cui 25mila amministratori e 12mila procuratori) rispetto alle titolari (27mila). Sempre secondo quanto riferito dalla Camera di commercio di Milano, Monza e Lodi, in generale quasi una carica direttiva su quattro in Lombardia è di una donna, con punte del 28% a Sondrio e del 25% a Pavia e Varese.

L’aumento delle donne alla guida delle imprese è certamente un dato positivo, ma non sufficiente“, ha commentato la presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Milano, Monza e Lodi, Marzia Maiorano, sottolineando che “una Milano sempre più globale deve raggiungere un livello maggiore di valorizzazione delle professionalità femminili all’interno dei team aziendali, mettendone in luce le qualità innovative e relazionali”.

Abbiamo l’opportunità come comparto femminile di aiutare la crescita e la competitività delle nostre imprese – ha concluso Maiorano – facendo sistema e puntando in particolare su settori chiave dello sviluppo come scienza, tecnologia e ricerca”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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