(Teleborsa) – Il 2020 si chiuderà con un’elevata contrazione del Pil che sarà “grave” ma “recuperabile”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato riunite sul decreto cura Italia.
Nello specifico, Gualtieri ha dichiarato che si stima una “forte contrazione in marzo, ipotizzando la continuazione delle difficoltà anche in aprile e solo un graduale miglioramento nei due mesi successivi. Il primo semestre” vedrebbe quindi una “elevata contrazione del Pil” che porterebbe a fine anno a una contrazione “nel 2020 di qualche punto percentuale, grave ma gestibile e recuperabile”.
Nel suo intervento, il ministra ha sottolineato che “il margine dell’intervento in Parlamento è limitato dal fatto che abbiamo utilizzato tutto il margine di indebitamento autorizzato e appare limitato al miglioramento delle misure previste”.
Gualtieri ha ricordato che il dl cura Italia è “solo della prima di una serie di misure e siamo impegnati nel definire i contenuti del decreto aprile che contiamo che sia operativo anche prima della conclusione dell’iter del decreto marzo”.
“Fra le risorse a cui guarda il governo per finanziare le risorse contro lo shock economico del coronavirus c’è l’ipotesi “di usare l’emissione di eurobond da parte del Mes, senza alcuna condizionalità“, ha aggiunto il ministro in audizione.
“Il governo continuerà a sostenere il sistema Paese per tutto il tempo necessario, ed è impegnato a rafforzare la dimensione comune europea“, ha aggiunto Gualtieri, spiegando che nel prossimo decreto atteso ad aprile si terrà conto delle ulteriori misure restrittive anti-Covid-19, e che alla conference call del G7 stamani si è approvato un comunicato “molto deciso nell’indicare misure molto incisive di natura di bilancio”.
Il governo, che aveva già destinato maggiori risorse alla sanità, sta “doverosamente rafforzando” le risorse destinate al sistema sanitario nazionale, una “significativa correzione di rotta che ora stiamo doverosamente rafforzando, credo sia uno degli insegnamenti di questa crisi”, ha aggiunto.
Altra voce importante è quella dedicata all’erogazione degli ammortizzatori sociali che, assicura Gualtieri, deve essere “la più veloce possibile”. Pertanto, le risorse “saranno ulteriormente potenziate e rafforzate per essere sufficienti” anche rispetto alle “nuove misure di restrizione” che hanno visto da ultimo la chiusura delle fabbriche e di tutte le attività ‘non essenziali’ e agli sviluppi dell’epidemia e all’impatto sull’attività economica”.
“In considerazione della straordinaria emergenza, a fronte dei ritardi posso annunciare che sarà valutata la disapplicazione delle sanzioni in via amministrativa per tutti quei casi collegati all’emergenza del Coronavirus”, ha dichiarato a proposito delle scadenze fiscali slittate dal 16 al 20 marzo.
Nota positiva per “le entrate di marzo” che sono andate meglio delle previsioni per “circa 5,3 miliardi”. Gualtieri ha ricordato che le stime di perdita di incassi legate alle sospensioni contenute nel decreto erano di “7,8 miliardi”.
Dal gettito acquisito finora per marzo, invece, le minori entrate si fermerebbero quindi a 2,5 miliardi. Il ministro nei giorni scorsi aveva più volte chiesto a chi era in grado di pagare, nonostante gli stop, per consentire un uso delle risorse più mirato a chi davvero in emergenza.