(Teleborsa) – Il Cda del Gruppo Bei ha dato il via libera alla creazione di un fondo di garanzia europeo Covid-19 da 25 miliardi di euro per “potenziare il sostegno alle imprese europee” andando a mobilitare fino a 200 miliardi di euro, con un’attenzione particolare rivolta alle Pmi.
Lo rende noto in una nota il Gruppo, composto dalla Banca europea per gli investimenti e dal Fondo europeo per gli investimenti: la decisione arriva a seguito della raccomandazione formulata dall’Eurogruppo il 9 aprile scorso e affida al Gruppo un “ruolo determinante nella lotta contro le conseguenze economiche della pandemia”.
Nello specifico, per il fondo è previsto un contributo da parte di tutti i 27 Stati UE ma sarà aperto anche ai contributi esterni, come ad esempio a titolo del bilancio dell’Ue.
Il fondo di garanzia sarà istituito utilizzando la Piattaforma di partenariato per i fondi (Ppf), una struttura della Bei, sulla base di quadri normativi esistenti e di procedure standardizzate.
Per quanto riguarda le tempistiche, il Gruppo fa sapere che il fondo “sarà istituito ufficialmente non appena un gruppo di Stati membri che rappresentino almeno il 60% del capitale della Bei avrà assunto i necessari impegni”, precisando che, “poiché non è necessario creare nuovi strumenti o procedure”, i tempi possono essere rapidi.
L’attuazione sarà affidata alla Bei e al Fei, il controllato del Gruppo Bei specializzato nel sostegno alle piccole e medie imprese: obiettivo primario è “fare da scudo per le imprese europee che si trovano ad affrontare carenze di liquidità”.
Diversi i prodotti messi a disposizione delle imprese in modo da poter essere utilizzati in tutti i mercati e settori colpiti dalla pandemia: il Gruppo inizierà subito le consultazioni con gli esperti delle autorità nazionali, comprese le banche centrali, per i individuare le esigenze più pressanti.
“Il Gruppo Bei sosterrà anche misure di emergenza dirette a finanziare il potenziamento urgente delle infrastrutture e il fabbisogno di dispositivi e attrezzature in campo sanitario, attingendo ai prestiti quadro esistenti oppure agli importi non erogati di progetti sanitari in corso”, conclude la nota, sottolineando che la riserva attuale nel settore sanitario ammonta a circa 5 miliardi di euro.
“L’Europa ha bisogno di un’ambiziosa risposta paneuropea alla crisi generata dalla pandemia”, ha commentato il Presidente della BEI Werner Hoyer. “I ministri delle finanze dell’UE ci hanno chiesto di agire senza indugio, ed è quello che stiamo facendo. Possiamo adesso intervenire molto rapidamente, collaborare fianco a fianco con i partner nazionali e dell’UE, e garantire che il sostegno raggiunga l’economia laddove il bisogno è maggiore e più impellente”, ha aggiunto.
(Foto: © Paul Grecaud/123RF)