(Teleborsa) – Dopo lo sprint di inizio anno – con nei mesi di gennaio e febbraio +2,5% in termini di ricavi e +18,0% in termini di Op. Ebitda Adjusted rispetto al 2019 Pro-Forma – , società attiva nel settore della sanità privata accreditata in Italia, chiude il primo semestre del 2020 con ricavi pari a 89,9 milioni di euro, in contrazione del 3,2% rispetto ai 92,9 milioni ottenuti nei primi sei mesi dello scorso anno. Risultati – spiega il Gruppo in una nota – dovuti “esclusivamente all’effetto della sospensione obbligatoria delle attività imposta a partire dal mese di marzo per contrastare la pandemia da Covid-19 e della ripartenza consentita solo progressivamente a partire dal mese di maggio”.
In particolare i ricavi del periodo risentono delle attività svolte a supporto del sistema pubblico, in alcuni casi tutt’ora in corso, che – fa sapere la Società – hanno impedito l’utilizzo efficiente della capacità produttiva delle strutture, e per le quali, la remunerazione riconosciuta nel 2020 è stata pari a 3,7 milioni di euro.
Il margine operativo lordo adjusted si è ridotto da 19,3 milioni a 11,2 milioni di euro (-41,7%) con una marginalità è scesa dal 20,7% al 12,5%. Un dato che – come sottolineato da GHC – risente dei maggiori costi fissi dovuti alla variazione di perimetro per M&A, che non sono stati pienamente assorbiti dai ricavi.
“Considerate le imponenti limitazioni e difficoltà connesse alla diffusione del Covid-19, – ha affermato l’amministratore delegato di GHC, Maria Laura Garofalo, commentando la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2020 approvata oggi – sono fortemente soddisfatta per la grande capacità di recupero dimostrata dalle strutture GHC al termine del periodo di lockdown, con un significativo incremento della produzione a partire dal mese di luglio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sono altresì soddisfatta per le performance finanziarie, che registrano un miglioramento della posizione finanziaria netta di circa 10 milioni di euro. Ora siamo pronti a cogliere tutte le opportunità di sviluppo che si presenteranno in virtù della crescente domanda assistenziale e per questo abbiamo approvato un importante piano di investimenti per circa 18 milioni di euro, di cui circa 12 milioni in tecnologie d’avanguardia, a valere sul secondo semestre. Sono, inoltre, fiera del fatto che anche il nostro progetto di sviluppo per linee esterne è andato avanti con l’acquisizione del centro medico XRay One e proseguirà secondo i piani originari”.
Il Risultato netto di pertinenza del Gruppo nello scorso semestre si è attestato a 1,2 milioni di euro, in contrazione rispetto
agli 8,9 milioni dello stesso periodo del 2019 in conseguenza – oltre che degli accantonamenti rilevati nel periodo (indeducibili ai fini fiscali) – anche degli extra-costi Covid pari a 1,6 milioni di euro sostenuti dal Gruppo per far fronte all’emergenza sanitaria e relativi alle spese sostenute per Dispositivi di Protezione Individuali, tamponi / test sierologici, spese di allestimento e gestione delle aree di triage e dei percorsi dedicati per il distanziamento.
Al 30 giugno 2020 l’indebitamento Finanziario Netto (PFN) di GHC risulta pari a 85,1 milioni di euro, in miglioramento di 9,6 milioni rispetto al 2019, e si compone di indebitamento finanziario per 114,5 milioni di euro e di liquidità per 29,4 milioni di euro.
Nonostante la frenata dovuta al lockdown, nei mesi di luglio e agosto, caratterizzati dall’allentamento delle misure restrittive precedentemente in essere, la Società segnala livelli di produzione in decisa crescita rispetto a quanto registrato negli stessi mesi del 2019, a parità di perimetro. Sulla base delle stime già acquisite dalla Società, tali performance corrisponderebbero ad un incremento di circa il 19% in termini di ricavi e di circa l‘88% in termini di Op. Ebitda Adjusted rispetto agli stessi mesi del 2019 Pro-Forma.
La Società fa, inoltre, sapere di aver approvato un imponente piano di investimenti da circa 18 milioni di euro per il secondo semestre del 2020 dedicati in particolar modo all’acquisto di nuovi macchinari e tecnologia di ultimissima generazione, per cogliere tutte le opportunità di sviluppo legate alle crescenti necessità assistenziali, accentuate dall’emergenza Covid-19. Pertanto, seppure all’interno di un contesto generale di riferimento che rimane ancora incerto, alla luce della recente performance del Gruppo ed assumendo l’assenza di significative misure restrittive nel prossimo futuro, la Società prevede un andamento favorevole per la seconda metà dell’esercizio 2020, tale cioè da consentire un parziale recupero della produzione persa nel primo semestre.