(Teleborsa) – Crolla il PIL francese nel 2° trimestre, scontando la parte più acuta della crisi innescata dalla pandemia di coronavirus, in pieno lockdown.
Secondo la lettura preliminare diffusa dall’Istituto Statistico Nazionale Francese (INSEE), il PIL ha registrato nel 2° trimestre un decremento del 13,8% dopo il -5,9% del 1° trimestre, che scontava un solo mese di emergenza (marzo). Il dato, però, risulta leggermente sopra le stime degli analisti che indicavano un -15,3%.
Si tratta di un nuovo minimo storico per la Francia. Se confrontato con il 2° trimestre del 2019, il PIL risulta inferiore del 19%.
Le spese per consumi delle famiglie hanno segnato un -11%. Gli investimenti in conto capitale delle imprese hanno frenato (-17,8%). La domanda interna ha così pesato sul PIL con un contributo di -12 punti. Il commercio estero ha fornito un contributo negativo pari a -2,3 punti dopo che l’import è calato del 17,3% e le esportazioni sono scese del 25,5%.